lunedì 10 novembre 2008

TESTIMONI DI GEOVA E TATUAGGI

TATUAGGI: ce li hanno tutti, o almeno così sembra. Ne fanno sfoggio rockstar, personaggi dello sport, top model e stelle del cinema. Molti adolescenti hanno seguito il loro esempio ed esibiscono con orgoglio tatuaggi su spalle, mani, vita e caviglie. “I tatuaggi sono favolosi, e averli o no è una scelta personale”, dice Andrew con convinzione.

La World Book Encyclopedia dice: “La pratica del tatuaggio consiste nell’eseguire sulla pelle disegni indelebili. Si praticano piccoli fori con un bastoncino appuntito, una punta in osso o un ago imbevuti di pigmenti fatti di sostanze coloranti naturali”.

È difficile avere dati statistici precisi, ma secondo una fonte negli Stati Uniti il 25 per cento dei giovani fra i 15 e i 25 anni avrebbero un tatuaggio. Sandy dice: “È di moda”. Perché alcuni giovani sono così attratti dai tatuaggi?

Perché tanta popolarità?

I tatuaggi sono spesso visti come simbolo di uno stile di vita ribelle

Per alcuni, tatuarsi è un modo per compiere un grande gesto romantico. Michelle spiega: “Mio fratello si è tatuato sulla caviglia il nome della ragazza con cui usciva”. Qual è il problema? “Non frequenta più quella ragazza”. Secondo la rivista Teen “i medici calcolano che più del 30 per cento di coloro che si fanno rimuovere tatuaggi sono ragazze adolescenti che vogliono cancellare il nome dell’ex ragazzo”.

Alcuni giovani considerano i tatuaggi delle opere d’arte. Altri li vedono come simbolo di indipendenza. “Sono io responsabile della mia vita”, ha dichiarato Josie, e ha aggiunto che farsi il tatuaggio “è stata l’unica decisione importante che abbia mai preso”. Per alcuni ragazzi tatuarsi significa provare qualcosa di nuovo, sentirsi padroni del proprio aspetto. Il tatuaggio può anche essere simbolo di ribellione o di uno stile di vita alternativo. Pertanto alcuni tatuaggi contengono parole e disegni osceni o slogan provocatori.

Può darsi, però, che la maggioranza dei giovani si siano semplicemente fatti influenzare dalla moda del momento. Ma anche se sembra che tutti si facciano tatuare, dovresti farlo anche tu?

L’antica arte del tatuaggio
Il tatuaggio non è affatto una pratica dei nostri giorni. Sono state rinvenute mummie egizie e libiche, risalenti a centinaia d’anni prima di Cristo, che sono tatuate. Anche in Sudamerica sono state scoperte mummie tatuate. Molte delle immagini tatuate erano collegate direttamente al culto di divinità pagane. Secondo il ricercatore Steve Gilbert, “il primo tatuaggio conosciuto che raffiguri un soggetto anziché un motivo astratto rappresenta il dio Bes. Nella mitologia egizia Bes è il dio lascivo della baldoria”.

È interessante notare che la Legge mosaica vietava ai servitori di Dio di tatuarsi. Levitico 19:28 diceva: “Non vi dovete fare tagli nella carne per un’anima deceduta, e non vi dovete fare addosso alcun tatuaggio. Io sono Geova”. Gli adoratori pagani, come gli egizi, si tatuavano sul petto o sulle braccia nomi o simboli delle loro divinità. Ubbidendo al comando di Geova di non tatuarsi gli israeliti avrebbero dimostrato di essere diversi dalle altre nazioni. — Deuteronomio 14:1, 2.

Anche se oggi i cristiani non sono sotto la Legge mosaica, il fatto che vietasse di tatuarsi fa riflettere. (Efesini 2:15; Colossesi 2:14, 15) Se sei cristiano, di sicuro non vorrai inciderti sulla pelle, nemmeno temporaneamente, simboli che sanno di pagano o di idolatrico. — 2 Corinti 6:15-18.

Rischi per la salute

Pensaci bene prima di tatuarti

Dovresti considerare anche i rischi per la salute. Robert Tomsick, che insegna dermatologia, fa questo commento: “Si tratta di forare la pelle e introdurre in quella zona sostanze pigmentate. Anche se l’ago non penetra in profondità, ogni volta che si fora la pelle si corre il rischio di contrarre infezioni batteriche o virali. In generale penso che [farsi un tatuaggio] sia rischioso”. Tomsick prosegue dicendo: “Una volta introdotto il pigmento, anche se non c’è infezione esiste sempre la possibilità di allergie da contatto, dermatiti e reazioni allergiche che possono provocare arrossamenti, gonfiori, croste e prurito”.

Anche se i tatuaggi sono fatti per essere indelebili, si usano vari metodi per cercare di rimuoverli: il laser (il tatuaggio viene bruciato), l’intervento chirurgico (il tatuaggio viene asportato), la dermoabrasione (epidermide e derma vengono rimossi con una spazzola metallica), la salabrasione (la superficie tatuata viene rimossa con una soluzione salina) e la scarificazione (il tatuaggio viene rimosso con una soluzione acida e al suo posto si forma una cicatrice). Questi metodi sono costosi e possono risultare dolorosi. “È più doloroso farsi togliere un tatuaggio con il laser che farsi tatuare”, dice la rivista Teen.

Cosa penseranno gli altri?
Dovresti anche pensare seriamente al modo in cui potrebbero reagire gli altri al tatuaggio, dato che molti non lo vedono di buon occhio. (1 Corinti 10:29-33) Li, una ragazza di Taiwan, quando aveva 16 anni volle farsi un tatuaggio. Ora ha 21 anni ed è impiegata. “Mi dà fastidio il modo in cui i colleghi fissano il tatuaggio”, ammette. Secondo Theodore Dalrymple, psicologo della Gran Bretagna, molti ritengono che i tatuaggi “sono spesso il segno tangibile . . . di appartenenza a una sottocultura violenta, brutale, antisociale e criminale”.

Un articolo della rivista American Demographics faceva questa osservazione: “È chiaro che la maggioranza degli americani considera rischioso avere un tatuaggio o un’altra forma di ‘body art’ bene in vista. L’85 per cento [dei ragazzi] concorda con l’affermazione secondo cui ‘chi ha tatuaggi visibili . . . deve rendersi conto che questa forma di libera espressione con tutta probabilità interferirà con la sua carriera o con i suoi rapporti interpersonali’”.

Valuta anche se la decisione di farti tatuare deporrebbe a favore o contro la tua asserzione di essere cristiano. Potrebbe essere “motivo d’inciampo”? (2 Corinti 6:3) È vero che certi giovani hanno tatuaggi in parti del corpo non visibili. Forse nemmeno i loro genitori sanno di questi tatuaggi segreti. Ma attenzione! Potrebbe bastare una visita medica inattesa o una doccia a scuola per svelare a tutti il tuo segreto! È meglio ‘comportarsi onestamente in ogni cosa’, evitando di ricorrere a sciocchi sotterfugi. — Ebrei 13:18.

Come tutte le mode passeggere, col tempo i tatuaggi potrebbero perdere il loro fascino. In effetti, c’è forse qualche indumento (un paio di jeans, una camicia, un abito o un paio di scarpe) che ti piace così tanto da decidere di indossarlo per tutta la vita? Naturalmente no! Gli stili, i modelli e i colori cambiano. Ma a differenza di un vestito, un tatuaggio è difficile da togliere. Inoltre, ciò che è “fantastico” quando hai 16 anni potrebbe perdere gran parte del suo fascino quando ne hai 30.

Molti si sono pentiti di aver alterato permanentemente il proprio aspetto. “Prima di conoscere Geova mi sono fatta un tatuaggio”, dice Amy. “Cerco di tenerlo coperto. Quando altri della congregazione lo notano, mi sento in imbarazzo”. Il messaggio è chiaro. Pensaci bene prima di tatuarti. Non prendere una decisione di cui in seguito potresti pentirti.


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* Alcuni nomi sono stati cambiati.

http://www.watchtower.org/i/20030922a/article_01.htm

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