lunedì 10 novembre 2008

Omosessuali si nasce o si diventa?

Omosessuali si nasce o si diventa?

Ciascuna delle 300 milioni di cellule che compongono il nostro corpo contiene dei cromosomi nei quali c'è scritto, o "maschio" (XY) oppure "femmina" (XX). A eccezione di rarissime anomalie cromosomiche, questo dato è fisso e inalterabile. Non c'è nulla di più tragico del cosiddetto "transessuale" - peggio ancora, chi si è fatto fare un intervento chirurgico irreversibile per apparire femmina, quando per la natura e per Dio rimane irrevocabilmente maschio, o viceversa.
Alcuni hanno ipotizzato che certi fattori biologici come la concentrazione di ormoni possano determinare gli orientamenti sessuali, ma queste idee non hanno trovato conferma.

La teoria che "si nasce omosessuali", se da una parte serve ad anestetizzare la coscienza di chi vuole restare così, dall'altra distrugge la speranza di chi vuole uscirne. Esistono moltissime testimonianze di persone che, a un certo punto della loro vita, hanno cercato e trovato liberazione da quella che consideravano, per sentito dire, una condizione irreversibile, e che oggi vivono con gioia la loro vita.

Lo psicoterapeuta Joseph Nicolosi scrive: “Nasciamo tutti eterosessuali, però sappiamo quanto l'immagine che abbiamo di noi stessi influenzi il nostro comportamento e, naturalmente, ciò vale in particolare per i giovani. Ora qualcuno obietterà: «Già nell'antica Grecia c'erano omosessuali...» Sbagliato. C'erano persone con un comportamento omosessuale, ma non erano «nati omosessuali». L'idea dell'identità omosessuale risale solo a circa cento anni fa. Si tratta di un concetto politico, che si sottrae ad ogni fondamento psicologico. Colin Cook, un ex-omosessuale, descrisse così questo fatto: «La nostra eterosessualità giace sepolta sotto mille paure»”.


L'attrazione omosessuale nel bambino e nell'adolescente

Alcune ragioni per cui ritengo che l'omosessualità inizi nell'infanzia sono le seguenti:

1) Esperienze omosessuali di qualsiasi sorta non volute (o accettate innocentemente senza sapere di che si trattassero) avute durante l'infanzia o l'adolescenza.

Coloro che hanno avuto queste esperienze sentiranno facilmente delle attrazioni (anche combattute e non volute) nei confronti di altri del proprio sesso. Questo perché volendo o non volendo (ad esempio in caso di abusi) hanno stabilito dei legami affettivi con il proprio sesso nella sfera della sessualità.
Spesso queste persone vivranno estremamente male la propria sessualità e potranno anche addentrarsi in forme peggiori di rapporti omosessuali.

Cosa puoi fare:
- Capisci e rifletti con calma su quello che è successo in passato per portarti fino a oggi.
- In preghiera perdona le persone che ti hanno coinvolto permettendo a Dio di mostrarti il Suo amore per te e la Sua volontà di guarirti dentro da tutto ciò che ti ha portato a oggi.
- Chiedi perdono a Dio per tutto ciò che hai capito di aver commesso.
- Prega per la guarigione nel nome di Gesù sapendo che è Sua volontà che tu guarisca dalle sofferenze che hai dentro.
- Inizia la tua nuova vita quando senza più odio o rancore guardi il tuo passato con la certezza della tua guarigione interiore o del percorso per arrivare alla guarigione completa. Agli occhi di Dio il tuo passato è cancellato e i tuoi peccati non esistono più.
- Abbandona l'omosessualità sapendo che non sei "destinato" ad essere omosessuale. Continua a chiedere a Cristo di essere vicino a te e di aiutarti ad iniziare una nuova esperienza libera da ogni legame.
- Non arrenderti mai, anche se ricadi, prega e rialzati.

2) Identificazione sin dall'infanzia nell'altro sesso.

Classicamente i maschi appartenenti a questo gruppo vengono chiamati "effeminati". Ci sono infinite possibilità perché questo avvenga, ad esempio:

- I genitori volevano una femmina, invece è nato un maschio e quindi lo hanno trattato sempre come una femmina o viceversa.
- Per un qualche gusto in comune con il sesso opposto la frequentazione si è poi sviluppata in una socializzazione sempre maggiore fino ad arrivare ad identificarsi col gruppo e ad acquisirne i comportamenti e i gusti.
- La figura paterna era del tutto assente dalla vita quotidiana (o perché non c'era o perché era sempre fuori), così il bambino si è identificato pienamente nella madre. Vengono ripresi anche vari gusti e atteggiamenti.

Cosa puoi fare:
- Analizza bene la strada del passato che ti ha portato da un semplice fatto di gusti o altro ad una identificazione completa portata agli eccessi di oggi.
- In preghiera chiedi a Dio di darti nel nome di Gesù una nuova vita, e di ristabilire in te un nuovo modello interiore di riferimento. Scoprirai di avere un'identità che ti era nascosta o sembrava perduta fino ad oggi.
- Non arrenderti, vincerai perché è Gesù che opera in te se lo lasci operare.


L'omosessualità in età adulta

C'è poi chi è arrivato all'omosessualità volontariamente in età adolescenziale-adulta. Anche in questo caso bisogna solo capire che la via di uscita c'è.

Cosa puoi fare:
- Capisci e analizza il tuo percorso fatto per arrivare a oggi.
- Chiedi a Dio di farti capire come Lui vede ciò che fai e che hai fatto.
- Segui gli ultimi consigli visti nel paragrafo precedente.


L'omosessualità è genetica?

Nel 1993 i media hanno diffuso la notizia che l'omosessualità è genetica perché, dissero, era stato trovato il "gene dell'omosessualità". Questa informazione apparve su prestigiosi quotidiani e riviste come Science, Time, The Wall Street Journal, The New York Times e su vari telegiornali e riviste nel mondo.

Moltissime persone dopo aver letto o sentito questa notizia molto probabilmente hanno spento la TV o chiuso il giornale con l'idea che l'omosessualità era genetica.

Vediamo i fatti:

L'autore dello studio era il genetista molecolare Dean Hamer che affermava di aver trovato il "linkage" dell'omosessualità nell'area q28 del cromosoma X per i maschi omosessuali. Con il suo studio affermava di aver dimostrato che l'omosessualità era genetica.

Pochi sanno che:
- Dean Hamer è lui stesso un gay.
- Un collegamento nei cromosomi relativo ad una caratteristica non è necessariamente genetico. Il colore degli occhi è una caratteristica puramente genetica.
- I tratti comportamentali non determinano il futuro della persona, e comunque possono essere vinti.
- Dimostrare che un tratto comportamentale non è solo biologico ma anche genetico va ben oltre le nostre capacità di ricerca data la complessità delle interazioni.
- Per fare una ricerca abbastanza seria sarebbero state necessarie almeno 8000 persone da studiare. Lo studio di Hamer è lontanissimo da questa cifra (aveva studiato solo 40 paia di gemelli).
- Quattro mesi dopo aver pubblicato lo studio di Hamer, Science si è corretta presentando l'errata interpretazione e conclusione basata sui dati ottenuti da Hamer.

L'articolo scritto in risposta ha dimostrato che i risultati dello studio di Hamer si soffermavano poco sull'evidenza scientifica. Hamer ha risposto dicendo che le sue ricerche non erano conclusive sulla correlazione tra Xq28 e la sessualità, ma che a lui "sembrava così" per alcune delle famiglie che aveva studiato.

Hamer è stato successivamente accusato dal mondo scientifico di aver fatto un uso improprio (parziale) di statistiche e citazioni.
Nel 1995 Hamer è stato indagato dall'Office of Research Integrity at the Department of Health and Human Services che lo ha accusato di aver citato solo risultati parziali dei suoi studi.

Uno studio al quale Hamer si rifaceva per dimostrare la sua conclusione era quello fatto in Canada da quattro ricercatori che sin dal 1989 avevano fatto studi sui gemelli per trovare il collegamento con l'omosessualità. Il loro studio era di gran lunga più vasto di quello di Hamer. Infatti questi ricercatori hanno concluso: "Non ci è chiaro come mai i nostri studi sono così diversi dallo studio iniziale di Hamer. Dato che il nostro studio è stato più vasto di quello di Hamer, avremmo sicuramente avuto capacità adeguate per determinare un effetto genetico così grande come è stato riportato da quello studio. Invece, i nostri dati non supportano la presenza di un gene di grande effetto da influenzare l'orientamento sessuale nella posizione Xq28" (Science, 1999).

Insomma una ricerca più vasta di quella di Hamer citata da lui stesso a suo favore, ha negato le sue conclusioni e anche il collegamento attestato da Hamer.

Il neurologo George Rice ha studiato il DNA delle 52 paia di gemelli omosessuali della ricerca citata da Hamer per vedere se i risultati di Hamer erano minimamente attendibili. Ha dovuto concludere che le loro sequenze del Xq28 non erano simili eccetto per elementi puramente casuali e non associabili.

Chiaramente la quasi totalità dei media, dopo aver annunciato che l'omosessualità era genetica non si è degnata di fare controinformazione per mostrare la verità... Forse era meno sensazionale?

L'omosessualità dunque non è genetica.

Pochi sanno che tutte le ricerche scientifiche serie hanno attestato non solo questo fatto, ma anche che chiunque può uscire dall'omosessualità. Tra questi il già citato Dr. Nicolosi, direttore dell'Associazione Nazionale Ricerca e Terapia dell'Omosessualità, ha attestato dopo 10 anni di esperienza che dall'omosessualità si può uscire (marzo 2003).

Spero di essere stato d'aiuto ai lettori e che possano trovare la vera forza in Cristo per uscire da qualsiasi problema della nostra vita.

Dio sia con voi.


http://camcris.altervista.org/omoses.html

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