lunedì 10 novembre 2008

DA PIETRO AL PAPATO

Da Pietro al Papato

Dopo un lungo volo nel corso dei secoli abbiamo visto il papato stagliarsi gradatamente al di sopra delle altre chiese e dei governi civili. Da una parte il vescovo di Roma è divenuto, specialmente nel medio Evo, un sovrano di questa terra, mentre il Cristo di cui si proclama vicario, asseriva che il suo regno non era di questo mondo. Dall'altro canto il genio organizzativo di Roma riapparve nella chiesa dopo la distruzione dell'impero romano, creando un'organizzazione sempre più capillare nella quale il papa andò riservandosi un'autorità che inizialmente apparteneva ai vescovi delle singole chiese. Prima la chiesa di Roma e poi direttamente il Papa è andato attribuendosi la funzione di vicario di Pietro, di vicario di Cristo, di capo della chiesa, per la quale missione si è poi richiesta, come sostegno inderogabile, l'infallibilità personale. Riflettendo sui privilegi raggiunti nel corso dei secoli dal papato, i teologi romani sono ritornati ai passi biblici d'indole esclusivamente metaforica, intendendoli secondo la mentalità occidentale, del tutto aliena all'orientale, in modo strettamente giuridico. Ciò che riguardava il solo Pietro nella sua funzione di iniziatore della Chiesa di Cristo, si è arbitrariamente riferito alla serie dei suoi successori identificati con i vescovi romani. Il primato papale prima onorifico si è poi trasformato in un primato giuridico, che tramite la curia romana ha soffocato l'originaria indipendenza delle chiese locali. la reazione moderna all'autocrazia vaticana è pur sempre limitata, in quanto ammette come dato dimostrato la superiorità del papa come capo della Chiesa. Anzichè tornare all'Evangelo per ridimensionare la concezione della chiesa, come un insieme di chiese locali indipendenti ricollegate assieme dalla stessa fede nel Cristo e dallo stesso amore che il Cristo ha recato sulla terra, ha attuato solamente riforme esteriori.

Tuttavia dopo un bimillenario sviluppo gerarchico del cattolicesimo, nel quale l'autorità papale si è andata imponendo sempre più, ora alcuni propongono il ritorno alla primitiva semplicità del Vangelo, come l'unica via per attuare il vero cristianesimo. Gli uomini nel corso dei secoli hanno cercato di provvedere alla Chiesa un'organizzazione sempre più centralizzata, pensando di offrire qualcosa di più solido ed efficace della semplicità evangelica. Ma ancora una volta si è rivelato che la «sapienza» degli uomini è follia dinanzi a Dio, mentre la «stoltezza» di Dio è più saggia di ogni saggezza umana. Se la «Chiesa di Cristo» proclama un ritorno alle origini non lo fa per un amore archeologico verso il passato, ma perché sa che «questo passato», voluto da Dio, è quello che si adegua al tempo presente e ai secoli futuri più di tutte le «innovazioni» umane. Chi ama la Parola di Dio segua solo quella, senza le «tradizioni» umane che nel papato, come in tanti altri campi, hanno tradito il comando di Dio.

Inviato da: polettimauro Trackback: 0 - Commenti: 0
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