venerdì 8 maggio 2009

La dottrina cristiana sulla morte e resurrezione

La dottrina cristiana sulla morte e resurrezione
La resurrezione della " carne"

CATECHISMO UNIVERSALE CATTOLICO
991 Credere nella risurrezione dei morti è stato un elemento essenziale della fede cristiana fin dalle sue origini. «Come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede... Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti (1 Cor 15,12-14.20).»

990 Il termine « carne» nelle scritture cristiane non designa il corpo tout court, piuttosto designa l'uomo nella sua condizione di debolezza e di mortalità. La
« risurrezione della carne » significa che, dopo la morte, non ci sarà soltanto la vita dell'anima immortale, ma che anche i nostri « corpi mortali » (Rmn 8,11) resusciteranno guariti da ogni male, vecchiaia e morte compresa.
Come è avvenuto per Gesù.
993 I farisei e molti contemporanei del Signore speravano nella risurrezione. Gesù la insegna con fermezza. Ai sadducei che la negano risponde: « Non siete voi forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di Dio? » (Mc 12,24). La fede nella risurrezione riposa sulla fede in Dio che « non è un Dio dei morti, ma dei viventi! » (Mc 12,27).
994 Ma c'è di più. Gesù lega la fede nella risurrezione alla sua stessa Persona:
«lo sono la Risurrezione e la Vita » (Gv 11,25). Sarà lo stesso Gesù a risuscitare nell'ultimo giorno coloro che avranno creduto in lui e che avranno mangiato il suo Corpo e bevuto il suo Sangue. Egli ne dà un segno e una caparra facendo tornare in vita alcuni morti, annunziando con ciò la sua stessa Risurrezione, la quale però sarà di un altro ordine. Di tale avvenimento senza eguale parla come del « segno di Giona » (Mt 12, 39), del segno del tempio: annunzia la sua Risurrezione al terzo giorno dopo essere stato messo a morte .
995 Essere testimone di Cristo è essere « testimone della sua Rìsurrezìone » (At 1,22),"0 aver « mangiato e bevuto con lui dopo la sua Risurrezione dai morti » (At 10,41). La speranza cristiana nella risurrezione è contrassegnata dagli incontri con Cristo risorto. Noi risusciteremo come lui, con lui, per mezzo di lui.

Come avviene?
996 Fin dagli inizi, la fede cristiana nella risurrezione ha incontrato incomprensioni ed opposizioni.' « In nessun altro argomento la fede cristiana incontra tanta opposizione come a proposito della risurrezione della carne ». Si accetta abbastanza facilmente che, dopo la morte, la vita della persona umana continui in un modo spirituale. Ma come credere che questo corpo, la cui mortalità è tanto evidente, possa risorgere per la vita eterna?
997 Che cosa significa « risuscitare »? Con la morte, separazione dell'anima e del corpo, il corpo dell'uomo cade nella corruzione, mentre la sua anima va incontro a Dio, pur restando in attesa di essere riunita al suo corpo glorificato. Dio nella sua onnipotenza restituirà definitivamente la vita incorruttibile ai nostri corpi riunendoli alle nostre anime, in forza della Risurrezione di Gesù.
998 Chi risusciterà? Tutti gli uomini che sono morti:
« quanti fecero il bene per una risurrezione di vita
e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna » (Gv 5,29).
999 Come? Cristo è risorto con il suo proprio corpo:
« Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! » (Lc 24,39); ma egli non è ritornato ad una vita terrena. Allo stesso modo, in lui, « tutti risorgeranno coi corpi di cui ora sono rivestiti », ma questo corpo sarà trasfigurato in corpo glorioso, in « corpo spirituale » (1 Cor 15,44):
(Un corpo , il proprio corpo, guarito da ogni tipo di male, che non torna però ad una vita terrena, ma ad una vita immortale, nel senso di eterna)
Ma qualcuno dirà: (1Cor15,35- 37.42.53)« Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno? ».
risponde S.Paolo : Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore, e quello che semini non è il corpo che nascerà. ma un semplice chicco... Si semina corruttibile e risorge incorruttibile... è necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale (=questo che marcirà) si vesta di immortalità

1000-Il « come » supera le possibilità della nostra immaginazione e del nostro intelletto; è accessibile solo nella fede. Ma la nostra partecipazione all'Eucaristia ci fa già pregustare la trasfigurazione del nostro corpo per opera di Cristo:
Come il pane che è frutto della terra, dopo che è stata invocata su di esso la benedizione divina, non è più pane comune, ma Eucaristia, composta di due realtà, una terrena, l'altra celeste, così i nostri corpi che ricevono l'Eucaristia non sono più corruttibili, dal momento che portano in sé il germe della risurrezione.
1001Quando? Definitivamente « nell'ultimo giorno » (Gv 6,39-40.44.54;
11,24); « alla fine del mondo ». 547 Infatti, la risurrezione dei morti è intimamente associata alla Parusia di Cristo: Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo (1 Ts 4,16).
1004 Nell'attesa di quel giorno, il corpo e l'anima del credente già partecipano alla dignità di essere « in Cristo »
1002 Se è vero che Cristo ci risusciterà « nell'ultimo giorno », è anche vero che, per un certo aspetto. siamo già risuscitati con Cristo. Infatti, grazie allo Spirito Santo, la vita cristiana, fin d'ora su questa terra, è una partecipazione alla morte e alla Risurrezione di Cristo: Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel Battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti... Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio (Col 2,12; 3, 1).
1003 1 credenti, uniti a Cristo mediante il Battesimo, partecipano già realmente alla vita celeste di Cristo risorto ma questa vita rimane « nascosta con Cristo in Dio » (Col 3,3). « Con lui, [Dio] ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù » (Ef 2,6). Nutriti del suo Corpo nell'Eucaristia, apparteniamo già al Corpo di Cristo. Quando risusciteremo nell'ultimo giorno saremo anche noi « manifestati con lui nella gloria » (Col 3,4).

Morire "in Cristo Gesù " 105 Per risuscitare con Cristo, bisogna morire con Cristo, bisogna « andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore » (2 Cor 5,8). In questo « essere sciolto » (Fil 1,23) che è la morte, l'anima viene separata dal corpo. Essa sarà riunita al suo corpo il giorno della risurrezione dei morti.Resuscitare "in Cristo Gesù"
989 Noi fermamente crediamo e fermamente speriamo che, come Cristo è veramente risorto dai morti e vive per sempre, così pure i giusti, dopo la loro morte, vivranno per sempre con Cristo risorto, e che egli li risusciterà nell'ultimo giorno.-«Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi (Rm 8,11)



http://www.corsodireligione.it/religioni/pensierorient/reincarnazio_6.htm

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