venerdì 8 maggio 2009

IL DIAVOLO ESISTE

IL DIAVOLO ESISTE



di Nicola Martella

Certo che ho affrontato questo tema. Il diavolo non è un mero simbolismo, ma una persona. Te lo dice chi ha avuto a che fare con persone demonizzate di varia specie, molti dei quali il Signore Gesù ha liberato; i simbolismi non parlano con altra voce mediante la bocca di qualcuno né dicono cose che le loro vittime non saprebbero neppure. Nel mio libro «La lieve danza delle tenebre» ne parlo nell’articolo «La dottrina occulta e la Bibbia», confrontando la dottrina esoterica con quella biblica (pp. 402ss «Il diavolo»).


Ecco qui di seguito alcuni brani della Bibbia che mostrano il fatto che il diavolo è una persona viva e vegeta e non solo un mero simbolismo psicologico.
■ «Chi continua a commettere il peccato è dal diavolo, perché il diavolo continua a peccare dal principio. Per questo il Figlio di Dio è stato manifestato: per distruggere le opere del diavolo» (1 Gv 3,8). I simboli non peccano e Gesù non è venuto per distruggere simboli. Se continui a sostenere tali tesi, anche tu continui a peccare secondo la Scrittura; quindi... [Per l’approfondimento si veda Nicola Martella, «La caduta primordiale e l’avversario», Temi delle origini. Le Origini 1 (Punto°A°Croce, Roma 2006), pp. 281-288.]

■ «Il Dio della pace triterà presto Satana sotto ai vostri piedi» (Rm 16,20). È difficile calpestare un simbolo.

■ «Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi» (Gcm 4,7). È improbabile che un simbolo possa assediare qualcuno, e si possa metterlo in fuga resistendogli.

■ Similmente è scritto: «Siate sobri, vegliate; il vostro avversario [= ebr. satana], il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. Resistetegli stando fermi nella fede...» (1 Pt 5,8s). Come fa un simbolo a essere così feroce e pericoloso quanto un leone famelico? Qui invece gli si può resistere, attenendosi con fermezza alla «fede», ossia alla dottrina biblica.

■ In Apocalisse 12,9 il diavolo è chiamato «il gran dragone, il serpente antico», riferendosi alle origini (Genesi 3). Parlando di tali fatti primordiale, Gesù affermò: «Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui. Quando parla il falso, parla del suo, perché è bugiardo e padre della menzogna» (Gv 8,44). Un simbolo non mente né uccide. Per Gesù il diavolo era un persona; egli stesso ne ha subito le tentazioni, uscendone vittorioso (Mt 4).

■ Sempre in Apocalisse 12,9 è chiamato «Diavolo e Satana», ossia «caotico» (= produttore di caos) e «avversario» (ossia di Dio). È chiamato pure «il seduttore di tutto il mondo»; egli lo fa con le false dottrine e ideologie religiose e imbrogliando gli uomini con false libertà, portando così le persone lontano dal Dio vivente e nella perdizione eterna. Il diavolo è chiamato anche «l’accusatore dei nostri fratelli, che li accusava dinanzi al Dio nostro, giorno e notte» (Ap 12,10); il libro di Giobbe (cap. 1-2) ci mostra tale sua nefasta opera d’accusa e di distruzione, ma anche il fatto che il diavolo non può andare oltre i confini posti da Dio.

■ Un giorno il diavolo verrà defenestrato dal cielo (Ap 12,9s); allora ci saranno gli ultimi sette anni di tribolazione sulla terra, in cui il diavolo aizzerà le genti contro Dio e i suoi santi. Alla fine però, all’avvento di Gesù Messia sulla terra, «il dragone, il serpente antico, che è il Diavolo e Satana» verrà dapprima legato per il periodo del regno (Ap 20,2) e poi, slegato per un breve periodo per sedurre le nazioni (vv. 7s), sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo insieme a tutti i suoi accoliti (v. 10). [Per i dettagli rimando al mio libro «Escatologia biblica essenziale» (Escatologia 1).]



http://puntoacroce.altervista.org/Artk/1-Bahai_diavolo_BB_Oc.htm

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