giovedì 5 marzo 2009

LA FESTA EBRAICA DI PURIM

LA FESTA DI PURIM
La Storia : Purim

Con la distruzione del primo Tempio e l'estinzione del Regno di Giuda, i nostri antenati furono mandati in esilio in Babilonia. Poco dopo, i Persiani conquistarono la Babilonia ed i paesi circostanti, e diedero una certa autonomia ai loro sudditi ebrei, fino al punto che Ciro, Re di Persia, permise che gli Ebrei tornassero in patria, ricostruissero il loro Tempio e le loro città, e ristabilissero la loro vita nazionale e religiosa.

Nel corso di questi anni, Assuero salì al potere e regnò su 127 provincie, proibendo la continuazione della costruzione del Tempio.

Com'è riportato nella Meghillà (il Libro di Ester), il suo Primo Ministro, Haman, decise di eliminare tutti gli Ebrei all'interno di queste provincie. Haman tirò a sorte il mese ed il giorno durante i quali avrebbe realizzato le sue perverse intenzioni. Da qui il nome di Purim, che significa sorte. La sorte indicò il mese di Adar, ed il suo 13° giorno.

Nel frattempo Vashtì, la sposa del Re Assuero, fu giustiziata per essersi rifiutata di comparire al banchetto del re ed un'ebrea, Ester, fu scelta tra le più belle del regno per essere la nuova regina. Mordechai, un suo parente, che era un membro del Sinedrio (Sanhedrin - la Suprema Corte ebraica), godeva anch'esso di un'alta posizione al servizio del re.

Consigliata ed istruita da lui, Ester intercesse in favore del suo popolo e denunciò il piano di Haman al re. In un eccesso di rabbia, il re ordinò che Haman fosse impiccato e permise agli Ebrei di difendersi contro chi voleva distruggerli.

I1 14 di Adar (il giorno seguente la data fissata da Haman), fu scelto dai Savi per la Festa di Purim.

http://festeebraiche.it/Purim/Storie/default.htm



Purim-Oggi come allora

La festività di Purim è stata istituita dai Rabbini e non è comandata nella Torà, anche perché la vicenda si è svolta in epoca successiva al ricevimento della Torà al Monte Sinai. Ciononostante, riveste un'importanza anche superiore rispetto alle solennità prescritte tanto che, assieme a Chanukà, sarà festeggiata anche dopo l'avvento di Mashiach. Chanukà e Purim presentano da questo punto di vista parecchie analogie, ma anche differenze.

Chanukà evoca una minaccia di natura spirituale, che incombeva sugli ebrei in Israele sotto Antioco; gli eventi di Purim invece si svolgono quando gli ebrei si trovavano in esilio e la minaccia era fisica: su suggerimento del primo ministro Hamàn, Achashveròsh re di Persia aveva firmato un decreto che sanciva l'uccisione di tutti gli ebrei. gli eventi che hanno portato alla salvezza si sono susseguiti in maniera singolare rispetto ad altre vicende che si ricordano in altre festività (Pessach ecc.):

D-o non è intervenuto in maniera eclatante e con miracoli manifesti ma ha agito in maniera nascosta, lasciando che fossero prima di tutto gli uomini del tempo a prendere l'iniziativa concreta e ad agire per salvare il popolo. Anche il tipo di festeggiamenti che caratterizzano Purim è particolare: non tanto preghiera e raccoglimento quanto festa nel senso di divertimento, maschere, cibo (la giornata di Purim ha il suo culmine nel banchetto del pomeriggio che si protrae fino a sera con cibi raffinati e vino). La parola d'ordine a Purim è proprio indugiare nei piaceri materiali.

Tutto ciò rende Purim una ricorrenza attuale e, più ancora della celebrazione di Pessach, il modello della redenzione definitiva ad opera di Mashiach. L'uscita dall'Egitto era una fuga da un luogo di schiavitù e sofferenza verso la libertà; ai tempi di Achasveròsh non è stato necessario per gli ebrei fuggire. La salvezza è giunta attraverso un capovolgimento della situazione in loco, in modo naturale.

In altre parole, D-o è intervenuto guidando vicende che si sono susseguite per anni, e agli uomini del tempo non era così agevole scorgere il miracolo. Allo stesso modo, l'avvento di Mashiach non sarà il risultato di una fuga ma ci coglierà nella città in cui viviamo, nelle nostre case; e sarà il culmine di un processo di eventi e di capovolgimenti storici e sociali che è già iniziato da tempo, ma che non è immediatamente percepibile a noi ora come "miracoloso". Subito dopo la vicenda di Purim è cominciata la ricostruzione del secondo Bet Hamikdàsh; possano i nostri festeggiamenti di Purim culminare con l'avvento di Mashiach e la costruzione del terzo e definitivo Bet Hamikdàsh.

Tratto da: Lechaim

http://festeebraiche.it/Purim/Studio/default.htm



La Guida
Purim
9 - 10 Marzo, 2009 • 13 - 15 Adar 5769

Come Festeggiare:
Vi sono quattro mitzvòt importanti da osservare durante il giorno di Purìm. Quest’anno, Purim inizia la sera di giovedì 20 Marzo e termina venerdì 21 Marzo, é d’obbligo compiere tutte le mitzvot, prima del tramonto.

La Meghillà
Si legge la Meghillà, un rotolo di pergamena, su cui è scritta la storia di Purìm. Lo si fa due volte, una giovedì sera e una venerdì di giorno. Durante la lettura, quando viene menzionato il nome di Hamàn, si fa tanto rumore per cancellarne il ricordo.

NOTA: É importante stare in assoluto silenzio durante la lettura della Meghillà per poter sentire ogni parola della lettura.

Doni di Cibo - Mishlòach Manòt:
É una mitzvà dare almeno due generi di cibo già pronti per mangiare (dolciumi, frutta, bevande), ad almeno una persona nel giorno di Purim.

Doni ai Poveri - Matanòt Laevyonìm:
Si dà almeno una moneta ad un minimo di due persone bisognose. É preferibile dare i soldi direttamente alle persone, se però uno non riesce a trovare persone povere, è sufficiente mettere soldi in alcuni bossoli.

Il Pasto Festivo:
Si consuma un pasto festivo come di moéd.

Altre Osservanze di Purim

Shabbat Zachór.
Lo Shabbat prima di Purim, è una mitzvà ascoltare una lettura dalla Torà, Parshat Zachor, tale lettura narra come la tribù di Amalek, nemica di Israele, attaccò gli Ebrei quando uscirono dall'Egitto. La si legge prima di Purim perché Haman era un discendente di Amalek. Tale mitzvà vale sia per gli uomini che per le donne!

Il Digiuno di Ester
In ricordo del digiuno degli Ebrei prima della vittoria su Haman, anche noi digiuniamo il giorno prima di Purim, dall’alba al tramonto.
"Il Machatzit HaShekel" - Il mezzo Shekel:
É tradizione dare mezza moneta come mezzo franco o mezzo dollaro (meglio ancora: 3 mezze monete) in Tzedakà per ricordarci il Mezzo Shekel, che ogni Ebreo dava al Tempio in questo periodo dell'anno. Ognuno dava la medesima somma, ricchi e poveri. La donazione del Mezzo Shekel può essere fatta giovedì sera al tempio oppure venerdì. Ci sono genitori che danno mezzo Shekel anche per i loro bambini.

"Al Hanissim"
Al Hanissim é una preghiera di ringraziamento che viene recitata durante le tre preghiere quotidiane, come pure nel Birkat Hamazon – la benedizione dopo i pasti.



http://festeebraiche.it/Purim/Guida/default.htm





Guida per Ragazzi
9 - 10 Marzo, 2009 • 13 - 15 Adar 5769

Si dà la Tzedakà (Carità)
Durante la giornata dai Tzedakà a due poveri, oppure metti alcune monete nei bossoli della Tzedakà. Quando fai questa Mitzvà cerca di essere gentile. Puoi immaginare quanto si sentirà felice il povero che vedrà che ti interessi di lui!

Pranzo festivo di Purim!
Durante il giorno godi un vero banchetto di Purim. Questa è una splendida occasione per stare insieme alla tua famiglia. Che bella Mitzvà! Ma non mangiate troppe orecchie di Haman, altrimenti... chissà che mal di pancia l'indomani!

Si ascolta la lettura della Meghillà!
La Meghillà di Ester ci racconta tutta la storia di Purim. È una Mitzvà ascoltare la lettura della Meghillà la sera del 9 Marzo, e la mattina del 10 Marzo.

Quando il nome di Haman viene citato, si agitano i raashanim (raganelle) e si fa rumore. Ma per il resto, bisogna ascoltare in silenzio e seguire ogni singola parola che viene letta.

La mattina di Purim quando si ascolta di nuovo la Meghillà, si dice la benedizione "Shechechiyanu'' bisogna pensare a tutte le Mitzvot di Purim: ascoltare la Meghillà, dare la carità, mandare Mishloach Manot e fare il banchetto di Purim.

Manda Mishloach Manot!
Nel giorno di Purim si manda un regalo composto da due diversi cibi (Oznei Haman, frutta, bevande, ecc.) ad almeno un amico. Ragazzi mandano a ragazzi, e ragazze a ragazze. II modo migliore è mandare il regalo tramite un amico o un messaggero. Preparalo in tempo! Che bella maniera per esprimere la tua amicizia! Che occasione per fare nuove amicizie!

Altre Mitzvot
Shabbat Zachor
Lo Shabbat prima di Purim è una Mitzvà ascoltare una lettura dalla Torà, "Parshat Zachor". Questa racconta come la tribù di Amalek, nemica di Israele, attaccò gli Ebrei quando uscirono dall'Egitto. La leggiamo prima di Purim perché Haman era un discendente di Amalek. Questa Mitzvà vale sia per gli uomini che per le donne.
"Il Machatzit HaShekel" - Il mezzo Shekel:
E tradizione dare mezza moneta come mezzo franco o mezzo dollaro (meglio ancora: 3 mezze monete) in Tzedakà per ricordarci il "Mezzo Shekel", che ogni Ebreo dava al Tempio in questo periodo dell'anno. II denaro veniva usato per comprare i due sacrifici quotidiani che venivano offerti per tutti gli Ebrei. Perciò ognuno dava la medesima somma, ricchi e poveri. La donazione del Mezzo Shekel può essere fatta Giovedì sera, 1 Marzo oppure Domenica, il giorno di Purim. Ci sono genitori che danno mezzo Shekel anche per i loro bambini.

Lettura della Torà - nel giorno di Purim:
Purim si legge la storia della guerra con Amalek. È. una Mitzvà ascoltarla nel vostro tempio.

"Al Hanissim"
Un'altra Mitzvà di Purim consiste nel ringraziare Hashem per i miracoli che ha fatto salvando il popolo ebraico dall'intrigo di Haman. Diciamo questa preghiera di ringraziamento, "Al Hanissim", durante le tre preghiere quotidiane, come pure nel Birkat Hamazon - il ringraziamento dopo i pasti.
Travestimento
Se non avete ancora pensato a farvi un travestimento, non é mai troppo tardi!
Tratto dal "Moshiach Times" N. 14-17



http://festeebraiche.it/Purim/Bambini/default.htm



Orecchie di Haman
(Ricetta Tradizionale)
Hamantascen sono biscotti a tre punte ripieni di ogni tipo di cose buone. Per esempio, si possono usare datteri macinati, miele mescolato con albicocche secche o noci tritate. marmellate ecc.

Ingredienti:

4 bicchieri di farina
4 uova
3/4 di bicchiere di zucchero
250 gr. di margarina
1 cucchiaio di succo d'arancia
4 cucchiaini di lievito in polvere
1 cucchiaino di vanillina
buccia d'arancia quanto basta
Mescolare a mano tutti gli ingredienti per formare un impasto. Stendere la pasta molto sottile su un piano infarinato. Infarinare il bordo del bicchiere e tagliare dei cerchi. Mettere il ripieno preferito nel mezzo di ciascuno (vedi il disegno). Per dare la forma triangolare alle Hamantascen attaccare insieme verso il centro i lati AB e AC. Prendere il lato BC e aggiungere agli altri lati. Mettere sulla piastra del forno ben unta. Cuocere a 150 °C per 20 minuti circa finché siano leggermente dorati.

Tratto dal "Lubavitch News" N. 22



http://festeebraiche.it/Purim/Ricette/default.htm

Nessun commento: