giovedì 5 marzo 2009

Gesù era un razzista? (Pentito...).

3/3/2009

Gesù era un razzista? (Pentito...).




Un depliant sulla Quaresima della Chiesa Anglicana del Canada lancia l'ipotesi, legandola all'episodio della donna cananea.


Gesù era un razzista “convertito”? E’ quello che si potrebbe dedurre da un depliant, stampato apposta per la Quaresima 2009, dalla Chiesa anglicana del Canada (ACoC) per offire spunti di meditazione ai suoi fedeli. Il documento parte da un brano, Matteo 15, in cui si vede Gesù che dialoga con una donna cananea. Secondo l’AcoC, “questa non è una storia per la gente che ha bisogno di pensare che Gesù h sempre avuto con sé tutto, perché sembra che lo abbiamo colto in un momneto in cui è stato cattivo con una donna a causa della sua etnia”. Il testo, nella nostra traduzione, e che è erroneamente definito come Matteo 14, dice: “una donna cacanea venne e cominciò a gridare ‘Abbia pietà di me, Signore, Figlio di Davide; mia glia è tormentata da un demonio’. Egli rispose: ‘Io sono stato mandato solo alle pecore perute della casa di Israele’. Ma ella si avvicinò e si inginocchiò davanti a lui, dicendo: ‘Signore, aiutami’. Egli rispose: ‘Non è giusto prendere il cibo dei figli e gettarlo ai cani’. Ella replicò: ‘Sì, Signore, ma anche cani mangiano le briciole che cadono dalla tavola del loro padrone’”. Il depliant nella meditazione sul passaggio dice di Cristo: “Dapprima, ignora il suo pianto. Poi si rifiuta di aiutarla e paragona il suo popolo ai cani”. E continua così: “Ma lei sfida i suoi pregiudizi. Lui ascolta la sua sfida, e cresce affrontandola. Finisce con l’aiutare sua figlia. Quello che forse abbiamo qui è un momento importante di auto-scoperta nella vita di Gesù, un ampliamento di quello che significava essere ciò che era. Forse stiamo vedendo Gesù capire la sua universalità per la prima volta”. Gli anglicani più tradizionali però non hanno accolto il suggerimento contenuto nel depliant sulla possibilità che Gesù fosse un razzista pentito, i cui pregiudizi erano sfidati, e vinti dalla donna cananea. Il vescovo Carl Reid, leader di un’ala anglicana che si è staccata dall’ACoC circa trent’anni fa sostiene che la parola tradotta con “cani” in realtà in greco ha il significato di “cuccioli”, quelli che in inglese definiscono i “pets” gli animali di compagnia che si tengono in casa. E di conseguenza la donna cananea non avrebbe recepito come un insulto la frase. E fa notare che il depliant omette la frase che da sempre è stata considerata centrale nel testo: “O donna, grande è la tua fede. Sia fatto come desideri, e sua figlia guarì in quel momento”. Una frase importante, perché la fede della cananea sarebbe stata di esempio a Farisei presenti alla scena. L’ACoC in tempi recenti è stata oggetto di controversie al suo interno, per aver cercato di convincere i suoi sacerdoti a benedire unioni omosessuali e per altre posizioni che son parse allontanarsi dalla dottrina cristiana tradizionale.



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