giovedì 8 gennaio 2009

In manette con l’accusa di poligamia: arrestati i leader della setta di Bountiful

In manette con l’accusa di poligamia: arrestati i leader della setta di Bountiful
In manette i due leader religiosi della setta di Bountiful
Due leader religiosi della comunità di poligami vicino Crest, in British Columbia, sono stati arrestati. Si tratta di Winston Blackmore e di James Oler: il primo è stato accusato di essere sposato con venti donne, il secondo “solo” con due.
«L’indagine è stata molto complessa - -ha detto l’Attorney General Wally Oppal - e si è trascinata per più di venti anni. La disputata è ruotata sempre intorno al principio di libertà religiosa». Secondo due costituzionalisti le accuse di poligamia potrebbero essere annullate dopo un ricorso alla Carta dei diritti e delle libertà «ma - ha aggiunto - sono sempre stato convinto che ciò non sarebbe accaduto».
A giugno dello scorso anno il governo della British Columbia aveva nominato un magistrato per investigare su presunti abusi a Bountiful.
Nella comunità di poligami di Bountiful, vicino Creston, in British Columbia, vivono circa 1000 persone, frangia del Foundamentalist Church of Jesus Christ Of Latter Day Saints (Flds), che fa capo a Winston Blackmore, che predica la poligamia. L’uomo è stato scomunicato dalla Flds, ma continua a predicare i suoi principi nel piccolo villaggio.
Fra le accuse c’è anche quella di “sfruttamento di donne e bambini”. Oltre ad essere sposato con più di una donna, infatti, Blackmore è accusato anche di aver costretto ragazze molto giovani della comunità a diventare mogli di uomini molto più vecchi o a trasferirsi per matrimoni combinati in altre sette gemelle degli Stati Uniti. Blackmore si è rifiutato di commentare quest’accusa. L’uomo, che è di fatto il leader della comunità nonostante sia stato ufficialmente scomunicato dalla Flds, ha pubblicamente ammesso di praticare la poligamia, di essere sposato con molte donne e di avere molti figli da mogli diverse, ma ha fermamente respinto le accuse di “sfruttamento dei minori’.

http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=82719

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