lunedì 2 marzo 2009

La Chiesa di San Nicola a Bari


Ecumenismo, restituita agli ortodossi la Chiesa di San Nicola a Bari. Presenti Napolitano e Medvedev. Il messaggio del Pontefice: “Nostalgia per l’unità dei cristiani”

CITTA’ DEL VATICANO - Una chiave che apre sempre piu' al dialogo: e' quella della Chiesa di San Nicola consegnata a Bari dal presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, al capo di Stato della Russia, Dmitrji Medvedev. D’ora in poi, in nome del culto di questo Santo, il Santo di Myra, Patrono dei baresi e 'protettore di tutte le Russie', quella chiave aprira' forse una porta 'politica', favorendo di piu' il dialogo tra la Chiesa cattolica e quella Ortodossa. E' questo il significato profondo della cerimonia che si e' svolta nella Chiesa Russa: il tempio religioso ortodosso e' stato restituito a Medvedev, che donera’ la chiave al Patriarcato di Mosca. La consegna della Chiesa e' avvenuta alla presenza del legato pontificio, il Cardinale Salvatore De Giorgi, del numero tre del Patriarcato, il vescovo di Egorievsk, Mark, del ministro degli esteri italiano, Franco Frattini, e del viceministro russo, Aleksander Grushko. Presenti anche.Massimo D'Alema, che come ministro degli Esteri era a Bari il 14 marzo 2007 al vertice italo-russo nel quale fu dato l'annuncio della consegna della Chiesa alla Federazione russa, e Simone di Cagno Abbrescia (Pdl), che era sindaco di Bari quando nel 1998 il comune e il Patriarcato Ortodosso siglarono un'intesa in base alla quale nella Chiesa poteva risiedere un sacerdote russo. Accompagnati dal sindaco di Bari, Michele Emiliano, dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e da autorita' religiose delle Chiese cattolica e ortodossa, i due capi di Stato hanno sottolineato l'importanza storica del momento. Una Chiesa che viene restituita diventa, secondo Napolitano, ''il simbolo di un impegno comune a rafforzare la cultura della pace, della comprensione''. E anche per Frattini non ci sono dubbi: ''San Nicola e' un Santo che unisce perche' incarna il rapporto tra Oriente ed Occidente, mondo musulmano, ortodosso e cattolico''. Un evento storico, dunque, suggellato dalle chiare parole del Papa lette dal Cardinal De Giorgi: ''Questa bella Chiesa risveglia in noi - dice Papa Benedetto XVI - la nostalgia per la piena unita' e tiene vivo in noi l'impegno a lavorare per l'unione tra tutti i discepoli di Cristo''. E dalla Puglia, regione segnata profondamente dalla presenza del mondo orientale, Benedetto XVI auspica con il suo messaggio che anche la cerimonia di questa Domenica ''contribuisca a far si' che Bari continui ad essere, come ebbe a dire Papa Giovanni Paolo II, di venerata memoria, un 'ponte naturale verso l'Oriente', offrendo il suo prezioso contributo al cammino verso la piena comunione tra i Cristiani''. Quello compiuto e', quindi, ''un passo giusto'', come lo ha definito il Patriarca ortodosso Kirill nel messaggio letto dal vescovo Mark. Il Patriarca ha espresso gratitudine alla Chiesa cattolica e ai domenicani che custodiscono attualmente le reliquie del Santo, ''il 'nostro' Santo amato'', ha detto Kirill. La Chiesa Russa di San Nicola, dal 1937 di proprieta' del Comune di Bari, venne realizzata agli inizi del secolo scorso per ospitare i pellegrini che, soprattutto durante i viaggi verso la Terra Santa, facevano tappa a Bari, punto di incontro tra l'Oriente e l'Occidente, per venerare le reliquie del Santo. Cosi' come hanno fatto, al termine della cerimonia, i due capi di Stato. Raggiunta la Basilica di San Nicola, nella citta' vecchia di Bari, Napolitano e Medvedev, accompagnati dalle mogli, sono scesi nella cripta dove sono custodite le reliquie e proprio come un pellegrino il presidente russo si e' voluto inginocchiare dinanzi all'altare per pregare.



http://www.papanews.it/news.asp?IdNews=11910

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