mercoledì 3 giugno 2009

Medjugorje visto da laici


Medjugorje visto da laici

«Fin dall’inizio avvisai i francescani che dovevano aspettare il giudizio della Chiesa... I capi degli eventi, però, miravano a portare le masse a Medjugorje quanto prima possibile, per fare un mucchio di denaro con la propaganda e strumentalizzare la Madonna nella loro battaglia contro il vescovo. Hanno confezionato “miracoli” riguardanti il sole, hanno citato centinaia di inesistenti guarigioni, e hanno detto di tutto vedendo che i fedeli credevano a tutto...» (Monsignor Pavao Zanic, 1990).


«I tanti “messaggi” attribuiti alla Madonna di Medjugorje sono semplici invenzioni... La nostra fede non può essere frutto della fantasia e dell’allucinazione... A Medjugorje c’è il concreto pericolo che la Madonna e la Chiesa si “privatizzino”, che i fedeli immaginino la Madonna e la Chiesa secondo i propri gusti, percezioni e a piacimento...» (Monsignor Ratko Peric, 2004).

Recensioni
Pagina iniziale »» AFFARI DI FEDE

Marco Corvaglia - "MEDJUGORJE è tutto falso " (ANTEPRIMA € 19) 285 Ottobr
(2603 letture) Links collegati
MEDJUGORJE è tutto falso

Marco Corvaglia

MEDJUGORJE è tutto falso

DAL 19 OTTOBRE, IN TUTTE LE LIBRERIE
EDIZIONI ANTEPRIMA / ISBN 978-88-88857-17-6 / pagg. 288 / euro 19,00 /

Una volta Medjugorje era un piccolo villaggio desolato al di là del mare Adriatico. Ma dopo il 24 giugno 1981, il giorno in cui sei ragazzi affermano di aver visto la Madonna sul Podbrdo, la sua vita è cambiata. Oggi è una delle capitali mondiali del turismo religioso, in grado di accogliere ogni anno più di un milione di pellegrini provenienti da tutto il mondo.

Che cosa c'è però dietro al presunto fenomeno delle apparizioni? E quanto sono credibili i racconti e gli studi che negli anni si sono susseguiti e hanno cercato di far luce su di esso?

Se la gerarchia cattolica ha assunto fin dall'inizio un atteggiamento di grande prudenza, il popolo dei credenti si è diviso: da una parte vi è chi non mette in dubbio la soprannaturalità di quegli eventi, dall'altra chi sospetta l'inganno.

Ma è davvero impossibile arrivare, sulla base dei dati disponibili, a una conclusione minimamente fondata?

L'autore di questo libro pensa che la verità sia a portata di mano - se soltanto si vuole vederla. Nella ormai amplissima letteratura dedicata alle apparizioni è in realtà tutto scritto: le ambiguità, le contraddizioni, le bugie dei protagonisti della vicenda sono palesi, e inoppugnabili.

Una particolare attenzione meritano quelle che per un quarto di secolo hanno costituito l'asso nella manica dei fautori di Medjugorje: le indagini scientifiche condotte da vari gruppi di studio. Per la prima volta vengono esaminati criticamente e compiutamente i test e le perizie mediche che dimostrerebbero la sincerità dei veggenti e l'inspiegabilità dei fenomeni. Purtroppo, non c'è un solo dato che resista a un'analisi attenta.


Marco Corvaglia: «Ai cosiddetti test "scientifici" ho dedicato circa un terzo del mio lavoro. Ho portato avanti un minuzioso esame che nessuno aveva mai tentato fino a ora. Quello che posso dire, sinteticamente, è che appare singolare il modo in cui tali test sono stati eseguiti, stupefacente il modo in cui sono stati interpretati, sconcertante il modo in cui la propaganda li ha presentati.»


Tra i tanti «scandali» nati intorno al fenomeno Medjugorje, viene inoltre qui svelato e documentato quello (fin ora accuratamente tenuto nascosto in Italia) della comunità religiosa statunitense fondata per «volere» della Madonna di Medjugorje, ancor oggi propagandata e frequentata da alcuni dei veggenti. Essa è in realtà un'impresa multimilionaria, il cui fondatore è stato condannato a pagare cospicui risarcimenti agli ex adepti, che l'hanno accusato di averli sottoposti a indottrinamenti, condizionamenti psicologici, e di aver così estorto loro ingenti somme di denaro.


«Accuse di lavaggio del cervello e riciclaggio di denaro colpiscono un gruppo religioso della zona mentre alcuni sfortunati membri abbandonano la Caritas nata nel 1987 nella contea di Shelby per promuovere l'esperienza di Medjugorje, il villaggio dell'Europa orientale in cui sei ragazzi hanno affermato di vedere la Vergine Maria.
Oggi la Caritas è cresciuta fino a diventare un'impresa multimilionaria, con famiglie che vivono lì tutto l'anno, un'agenzia viaggi che offre pellegrinaggi a Medjugorje, in Bosnia-Erzegovina, un ramo editoriale e anche una fattoria.
[.] «La filosofia di Terry è quella di non rispondere a chi dice cose cattive sul suo conto - ha detto Joseph Ritchey, un avvocato di Birmingham che cura gli interessi della Caritas -. Ritiene che rispondendo alle critiche darebbe credibilità alle denunce. [.] Non credo che ci sia qualcosa di terribile lì, altrimenti non li rappresenterei.»
Sara Foss, 26 marzo 2001, «Birmingham Post-Herald»



Insomma, il fenomeno Medjugorje è figlio di una straordinaria macchina di propaganda, soprattutto locale, ma non solo, talvolta mossa da superficialità altre manovrata in vera e propria malafede, che ha fatto leva su un fenomeno falso per riaccendere le tiepide fedi dei credenti e per rilanciare economicamente l'industria turistica del paese, e non solo.



dal libro
Singolari consigli per la lettura

La Gospa [La Signora, in croato] sa ricompensare lo zelo che Laurentin [teologo mariano e autore di innumerevoli opere su Medjugorje] ha ripetutamente dimostrato nel difenderla.
Lo stesso mariologo francese ci informa che, il 1º agosto 1984, alla domanda (posta alla Gospa, tramite Marija, da un francescano di Belgrado) «Quale messaggio hai per noi sacerdoti?» seguì la risposta: «Fate leggere ai preti il libro di padre Laurentin e diffondetelo» (risposta registrata in video).
Ovviamente ciò ha suscitato ilarità in chi ha almeno un po' di spirito critico e allora Laurentin si è difeso affermando che non era sua intenzione gloriarsi di quella «sponsorizzazione». Ha aggiunto anzi: «Conoscendo molti veggenti, non sono contento quando, molto raramente, qualcuno di loro ritiene opportuno accordarmi degli elogi da parte della Madonna. Ho sempre paura che questo tipo di elogi siano dettati dal desiderio di entrare nelle mie grazie».
Stavolta ha fatto centro, padre Laurentin.
Comunque la Gospa non si è dedicata a stranissime promozioni editoriali solo nella circostanza appena raccontata.
Ancor più significativo del precedente è il caso di una biografia di Gesù, intitolata Il poema dell'Uomo-Dio, scritta, su presunta ispirazione divina, dalla mistica Maria Valtorta. L'opera si è diffusa tra i seguaci di Medjugorje, sin dal 1982, quando, come vedremo, vi era stata una approvazione della Madonna, comunicata attraverso Marija. Tuttora è considerata un cult nell'ambiente, tanto è vero che nel corso della seconda metà del 2006 Radio Maria ne ha trasmesso una lettura a puntate.
La stranezza consiste nel fatto che la prima edizione di questo libro fu inserita, nel 1959, nell'Indice dei Libri Proibiti dalla Chiesa Cattolica.
Il 31 gennaio 1985 l'allora cardinale Joseph Ratzinger, in qualità di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, scrisse una lettera indirizzata all'arcivescovo di Genova, Giuseppe Siri, in cui definiva l'opera in questione espressione di «una ben nota categoria di malattie mentali». Il futuro papa Benedetto XVI proseguiva dicendo che


gli elementi introdotti nella seconda edizione non cambiano la natura dell'opera, che è costituita da una montagna di puerilità, fantasie, falsità storiche ed esegetiche, diluite in un'atmosfera sottilmente sensuale, a causa di uno stuolo di donne al seguito di Gesù. Nel complesso si tratta di un cumulo di elementi pseudoreligiosi. Pertanto, anche per la seconda edizione, il giudizio di condanna da parte della Chiesa rimane valido.


Pur essendo stato ufficialmente abolito, per il cardinale Ratzinger l'Indice dei Libri Proibiti «conserva tutta la propria autorità morale».
Padre Philip Pavich, un francescano statunitense di origini croate, che viveva a Medjugorje ormai da cinque anni, il 4 ottobre 1991 volle comunicare tramite fax ai Medjugorje Center che si trattava di un testo messo all'indice e che non era possibile che la Madonna lo approvasse: chiedeva quindi che non fosse più venduto. Allegò anche la lettera di Ratzinger.
Ecco cosa accadde, nelle parole dello stesso Pavich: «Invece di ringraziarmi, si infuriarono per quello che avevo fatto. Non tolleravano che io sfrontatamente contraddicessi la Madre di Dio. "Se non credi alla Valtorta, allora non credi a Medjugorje": questo è ciò che mi dicevano».
Nel marzo 1992, quando Marija era negli Stati Uniti per una serie di incontri con i fedeli d'oltreoceano, fu ospite, a New Orleans, di una puntata del programma Focus, trasmesso dalla rete EWTN. Era accompagnata da padre Slavko Barbarić, il francescano carismatico diventato direttore spirituale dei veggenti dopo l'allontanamento di Vlasić (comandato nel 1984 dal vescovo Zanić per motivi disciplinari).
Ad un certo punto arrivò la telefonata di un telespettatore di nome Bob.


BOB: Che cosa ha detto esattamente la Madonna sul Poema dell'Uomo-Dio? La questione è molto controversa e ci sono discussioni tra coloro che credono ai messaggi di Medjugorje.
MARIJA: Un giorno, nei primi tempi, io non sapevo neanche dell'esistenza di questo libro. Ma un frate converso di Mostar mi ha detto: «Domanda alla Madonna se è veritiero». Io ho domandato e la Madonna mi ha detto: «Si può leggere». Non ha detto nient'altro. Ora ho sentito che ci sono dei grossi problemi con questo libro e forse padre Slavko potrà spiegarli.
PADRE BARBARIC: Sì, c'è molta confusione su questo punto. Questo è il mio consiglio: domandate al vostro vescovo cosa bisogna pensare a questo riguardo.


Nel 1995 Suor Emmanuel Maillard, che vive nella «Comunità delle Beatitudini» di Medjugorje, intervistò Marija, la quale confermò e precisò alcuni dettagli: il francescano che le aveva chiesto di interpellare la Madonna si chiamava padre Franjo; l'anno era precisamente il 1982.
L'ipotesi più ragionevole è che Marija, non conoscendo il libro, non immaginasse certo che fosse all'Indice. E così s'inventò una risposta che, per quanto vaga, smentiva clamorosamente la posizione ufficiale della Chiesa.


I veggenti, oggi

Premettiamo che nessuno dei sei veggenti lavora, fatta eccezione per Jakov, che presta la sua opera nell'ufficio parrocchiale. È coniugato dal 1993 con un'italiana, Annalisa Barozzi, e ha tre figli. Non ha più le apparizioni quotidiane, dal 1998, ma ne ha una all'anno, il 25 dicembre.
Ivanka ha tre figli, essendosi sposata nel 1986 con Rajko Branko Elez, il cui fratello ha aperto un ristorante in un'ottima posizione, di fronte alla chiesa di Medjugorje. In quel locale lavora lo stesso Rajko 207. Ha smesso di avere le apparizioni quotidiane dal 1985 e ne ha una ogni anno, il 25 giugno, anniversario «ufficiale» delle apparizioni.
Mirjana si è sposata nel 1989: ha due figlie. Non ha più le apparizioni quotidiane dal 1982, ma ne ha una il giorno 2 di ogni mese, in mattinata, e un'altra ogni 18 marzo.
Vicka, sposata dal 2002, con due figli, continua ad avere regolarmente le apparizioni.
Marija è coniugata dal 1993 con l'italiano Paolo Lunetti, ha quattro figli e vive a Monza. Ha ancora le apparizioni quotidiane. In più, il 25 di ogni mese ha un messaggio speciale per tutti i fedeli, che comunica alla parrocchia di Medjugorje; quest'ultima poi lo divulga prontamente in tutto il mondo.
Ivan si è sposato nel 1994 con Laureen Murphy, ex Miss Massachusetts: ha tre figli. Ha ancora le apparizioni quotidiane e vive da maggio a settembre a Medjugorje e il resto dell'anno a Boston, negli Stati Uniti, ma i suoi familiari accolgono pellegrini per tutto l'anno.
Anche le due «veggenti di seconda generazione» si sono sposate: Marijana nel 1993 (e ben presto ha smesso di avere le sue locuzioni interiori) e Jelena nel 2002 (ora vive a Roma con il marito Massimiliano Valente).
Nei primi anni Ivan dichiarava: «La Madonna, dalle prime apparizioni, ci ha proibito di ricevere denaro».
Ma nel 1994 Laurentin informa i suoi lettori del fatto che «Ivan ha ora una bella casa nuova, che gli permetterà di vivere ospitando pellegrini, come già fanno Mirjana, Ivanka, Vicka e presto Jakov».
L'anno successivo constata: «Il loro tenore di vita è molto più elevato di quello della loro infanzia».
Merita davvero una visita il sito ufficiale tramite il quale Ivan raccoglie le prenotazioni. Ne riportiamo qui qualche «frammento»:


Vieni, Rinnova la tua Vita Spirituale.
Esperienza di Preghiera
con Ivan Dragičević & Famiglia
NOVITÀ!!! Partenze 2007: ora disponibili le date



Il tuo Pacchetto di Esperienza di Preghiera comprende:
[.] Incontro con padre Jozo & altri veggenti
*Esclusivamente per i Pellegrini della nostra Esperienza di Preghiera*
[.] Colloqui con Ivan nella cappella della nostra casa
[.] Ivan porterà il gruppo sulla collina delle apparizioni per pregare e meditare
Ci saranno molte opportunità di parlare con Ivan durante il tuo soggiorno
[.] La famiglia Dragičević farà del proprio meglio per rendere quanto più possibile piacevole e confortevole il tuo soggiorno.
www.pilgrimages.com/prayerexperience

Assomiglia di più a un invito alla spiritualità o a un suadente spot pubblicitario?



Strane amicizie?

Esiste al mondo un numero incalcolabile di associazioni che diffondono il culto di Medjugorje, divulgando i messaggi dei veggenti, esortando alla preghiera, organizzando pellegrinaggi, vendendo, del tutto lecitamente, libri e dvd.
Il più grande Medjugorje Center si trova negli Stati Uniti. Ciò non deve meravigliare, poiché oltreoceano le apparizioni della Gospa hanno avuto un particolare impatto, come testimoniano, indirettamente, anche i dati pubblicati da Paolo Apolito nel suo libro Internet e la Madonna: negli anni '70 negli Stati Uniti c'erano state undici persone cha avevano affermato di vedere la Madonna. Negli anni '80, dopo la diffusione delle notizie relative a Medjugorje, i casi sono stati quarantanove. La tendenza alla crescita sembra peraltro inarrestabile, visto che negli anni '90 si sono registrate cento presunte apparizioni.
Il Medjugorje Center a cui facevamo cenno si trova nella città di Birmingham (Alabama) e si chiama Caritas (ovviamente non ha nulla a che fare con l'omonimo organismo pastorale della CEI, ben conosciuto nel nostro paese).
Ne è fondatore un tale Terry Colafrancesco, che nel corso degli anni '80 si recò più volte a Medjugorje stringendo amicizia con Marija. Quando la veggente, nel 1988, decise, nobilmente, di donare un rene al proprio fratello malato, fu lui a offrirle viaggio e ospitalità.
Così, per Birmingham partirono Marija, il fratello malato e, come interprete, Cyrille Auboyneau, che già conosciamo.
Da notare che nelle settimane in cui rimase in Alabama, a cavallo tra il 1988 e il 1989, Marija continuò ad avere le apparizioni. Anzi affermò che la Madonna le era apparsa mentre era sotto i ferri, in anestesia totale:


PADRE LIVIO: Hai avuto l'apparizione mentre eri in anestesia totale e notavi dalla faccia della Madonna che seguiva l'operazione?
MARIJA: Sì. Per esempio al momento del primo taglio ho visto che la Madonna ha fatto come una smorfia sulla faccia.


Secondo Socci, questa reazione denota la «tipica ipersensibilità femminile» della Madonna.
Le apparizioni si verificarono di norma nella camera dei coniugi Colafrancesco (intorno alle 10,40 del mattino, per via del fuso orario), ma il 24 novembre, Giorno del Ringraziamento, Terry chiese a Marija di avere un'apparizione in un immenso campo di 36 ettari, di sua proprietà, sotto un pino presso cui aveva collocato un crocifisso e una statua della Madonna.
Auboyneau confermò che il fondatore della Caritas di Birmingham aveva chiesto un'apparizione nel campo: «Terry voleva un'apparizione nel campo, sotto l'albero, e avanzò questa richiesta. Così abbiamo domandato a Marija di chiedere alla Madonna se poteva apparire nel campo, il Giorno del Ringraziamento. La Madonna disse che sarebbe apparsa».
Nei mesi seguenti il campo della Caritas divenne una delle più importanti attrazioni «turistiche» dell'Alabama, come confermato da Lisa Shivers, direttrice del locale Bureau of Tourism and Travel.
Quello di Colafrancesco non è però un semplice Medjugorje Center: si tratta di una vera e propria comunità, aperta anche a gruppi familiari, in cui il messaggio religioso si vena di un innocuo ma, a mio parere, grottesco «amor di patria» (alle 5,00, ogni mattina, si recita il Rosario Patriottico). Tale comunità sarebbe nata a seguito di una richiesta della Madonna (si veda il brano seguente). Poiché l'intermediaria tra Colafrancesco e la Madonna è Marija, bisogna quindi dedurne che sia stata quest'ultima a rendere nota tale richiesta. Si ripete lo schema della comunità di Vlasić?
Nel sito ufficiale dell'organizzazione è riportato che Marija Pavlović (in Lunetti) ha avuto 125 apparizioni presso la Caritas di Birmingham, dove è tornata regolarmente nel corso degli anni. Poiché durante il suo soggiorno in occasione dell'intervento chirurgico esse furono poco più di trenta, se ne deduce che ve ne siano state circa 90 dal 1989 a oggi.
Ma leggiamo insieme un singolare documento pubblicato il 23 novembre 2006 sul medesimo sito ufficiale:


Il 5 agosto 1620 la Mayflower salpò per il nuovo mondo. Questa piccola imbarcazione fu il vascello che Dio adoperò per portare un gruppo di Cristiani in una terra sconosciuta al di là dell'Atlantico. [.] Per chiunque conosca almeno un po' il rapporto esistente tra la Beata Vergine Maria e la nascita degli Stati Uniti d'America, è davvero emozionante riflettere, nella storia della nostra nazione, sul segno che conferma questo Sacro Legame, poiché il 5 agosto, secondo la Madonna di Medjugorje, ricorre il Suo vero compleanno.
[.] Un anno fa, il 24 novembre 2005, Giorno del Ringraziamento [.] Marija Lunetti era tornata in Alabama per una visita privata di soli due giorni. Ma questi giorni hanno avuto un significato speciale per la comunità, poiché il Giorno del Ringraziamento è caduto il 24 novembre. La prima volta in cui la Madonna è apparsa nel campo era il Giorno del Ringraziamento ed era il 24 novembre 1988. [.] È stato un anniversario speciale per noi, tanto più che la visita di Marija non era prevista. È stata una spontanea decisione che ha portato Marija in Alabama in questi giorni. E così non abbiamo celebrato solo il ricordo del primo Ringraziamento della nostra nazione, ma anche il primo Ringraziamento della nostra comunità, perché tramite queste apparizioni la Madonna ha iniziato un piano per riconciliare con Dio noi stessi, le nostre famiglie e la nostra nazione, tramite la comunità che Lei ha chiesto fosse creata qui.
Il 24 novembre 1988 la Madonna ha dato un messaggio. Ha detto: «Vi invito a vivere i miei messaggi. Sono qui per aiutarvi. Intercederò in vostro favore presso Dio, per tutte le vostre intenzioni».
Da quel momento, il campo è diventato un luogo di pellegrinaggio, un posto dove decine di migliaia di persone sono venute nel corso degli anni per incontrare la Madonna pregando e per presentarLe le proprie necessità. È un luogo che ha anche un grande significato per la nostra nazione, consacrata al cuore della Madonna per il suo ritorno a Dio. [.]


C'è da aggiungere che il 2 novembre 2006 anche Mirjana è stata ospite di Colafrancesco.
Da notare che Marija, quando è dal suo amico statunitense, ha le apparizioni secondo il fuso orario di Medjugorje (quindi è mattina in Alabama e sera a Medjugorje). Invece Mirjana, che a Medjugorje ha l'apparizione del giorno 2 del mese al mattino, l'ha avuta al mattino anche in Alabama. Nonostante quest'anomalia, gli 8 mila fedeli convenuti a Birmingham sapevano già che avrebbero assistito ad un'estasi in mattinata, poco dopo l'arrivo di Mirjana. Ma, si sa, la Madonna di Medjugorje appare per appuntamento (e non è una battuta, come vedremo).
Leggiamo il resoconto «ufficiale»:


Nonostante il freddo i pellegrini si sono riuniti ed hanno continuato ad arrivare per tutta la mattinata, superando di gran lunga gli 8 mila. Il freddo non ha diminuito il desiderio di queste migliaia di essere con la Madonna. [.] Miriana è arrivata intorno alle 8,45 e si è unita ai pellegrini nella recita dei Misteri Gloriosi del Rosario. Alle 9,07 Mirjana è entrata in estasi, ed è rimasta con la Madonna circa 3 minuti e mezzo. Nonostante stesse al freddo da ore, la folla era decisa a rimanere finché non avesse ascoltato il messaggio della Madonna tradotto nella propria lingua.



Gospa S.p.A.

Il 16 marzo 1995 un'amica di Vicka si rivolge, tramite lettera, a un gruppo di facoltosi olandesi, devoti della Gospa, affermando di aver chiesto alla Madonna, tramite la stessa Vicka, il permesso di costruire un albergo da 100 posti letto. In tale lettera si legge che il 2 dicembre 1994 la veggente ha risposto: «[La Madonna] ha detto che potete cominciare a costruire con gradualità».
È pertanto necessario reperire i fondi.
Gli olandesi chiedono immediatamente, tramite fax, a padre Slavko Barbarić chiarimenti sull'attendibilità di questa strana esortazione.
Venuta a conoscenza di ciò, Vicka il 19 marzo anticipa la risposta del suo padre spirituale e scrive al responsabile del gruppo olandese la seguente incredibile lettera, che, come le altre citate nel presente paragrafo, sarà poi pubblicata su «Crkva na Kamenu» (La Chiesa sulla Roccia), bollettino pastorale diocesano (numero 11, novembre 1997, pagina 3):


Stimato e rispettabile amico,
le ho già scritto tramite la mia amica e la sua famiglia e ora le scrivo di nuovo perché forse non mi ha capito bene e, in più, io sono un po' sorpresa del fatto che lei stia cercando i messaggi di qualcun altro oltre i messaggi della Madonna, la Madre di Dio.
Quando la Madonna, la Madre di Dio, approva e insiste sull'inizio dei lavori di costruzione, poi, io non capisco perché lei ha dei dubbi e chiede altri messaggi e approvazione da persone normali.
La Madonna, la Madre di Dio, ha dato la sua approvazione per l'inizio dei lavori tramite me e quindi, se lei crede a Medjugorje e alle apparizioni della Madonna, la Madre di Dio, non capisco perché ha dei dubbi.
Mi auguro con tutto il cuore un felice inizio dei lavori e una reciproca collaborazione. Molti saluti. Prego per lei.


Padre Slavko Barbarić non era stato informato da Vicka della lettera che abbiamo appena riportato e così il 28 marzo inviò la propria risposta e negò che la veggente avesse mai fatto domande alla Madonna circa l'opportunità di costruire l'albergo

indice dell'opera
5 Introduzione
MEDJUGORJE. È TUTTO FALSO
13 1. Stranezze e contraddizioni
115 2. Assurdità
135 3. Prodigi e ingenuità
169 4. La posizione della Chiesa
177 5. Indagini scientifiche?
269 6. Appunti di viaggio

279 Bibliografia


**************************************************************************


MEDJUGORJE, “FENOMENO DIABOLICO” DALLE UOVA D’ORO:
IL “J’ACCUSE” DI UN VESCOVO


34427. ROMA-ADISTA. “A Medjugorje tutto avviene in funzione dei soldi: pellegrinaggi, pernottamenti, vendita di gadgets. Cosicché, abusando della buona fede di quei poveretti che si recano lì pensando di andare incontro alla Madonna, i falsi veggenti si sono sistemati finanziariamente, si sono accasati e conducono una vita a dir poco agiata”. Parole che pesano come macigni, quelle rilasciate a Petrus, il quotidiano online che si occupa di informazione religiosa, da mons. Andrea Gemma, già vescovo di Isernia-Venafro. Monsignor Gemma non si nasconde dietro ad un dito e accusa: “È un fenomeno assolutamente diabolico, intorno al quale girano numerosi interessi sotterranei”. Il fiume di denaro che ha investito la cittadina della Bosnia-Erzegovina, a partire da quel 1981 in cui sarebbe avvenuta la prima apparizione di Maria, desta i sospetti dell’ex vescovo: “Queste persone che asseriscono di essere in contatto con la Madonna stanno creando scompiglio e confusione tra i fedeli per interessi e vantaggi assolutamente deprecabili”, - e continua - “non mi sembrano proprio delle persone disinteressate. Anzi, unitamente a chi presta il fianco a questo clamoroso raggiro, hanno palesemente tutto l’interesse materiale di far credere di vedere e parlare con la Vergine Maria”.



La posizione dell’ex vescovo di Isernia trova avallo nelle perplessità già manifestate a riguardo sia da mons. Zanic, vescovo di Mostar all’epoca in cui cominciarono le presunte apparizioni, che dal suo successore mons. Peric. In risposta ai sostenitori di Medjugorje che affermano che la Santa Sede non si è mai espressa a riguardo, mons. Gemma non manca infatti di ricordare che “La Santa Chiesa, l’unica a potersi pronunciare per bocca del vescovo di Mostar, ha già detto pubblicamente, e ufficialmente, che la Madonna non è mai apparsa a Medjugorje”, - e continua - “neanche per Fatima e Lourdes è accaduto che la Santa Sede si esprimesse direttamente sulle apparizioni mariane. Perché, dunque, avrebbe dovuto fare un’eccezione proprio in questo caso? La verità è che quando parla il vescovo di Mostar, parla la Chiesa di Cristo ed è a lui, che si esprime con l’autorità conferitagli dal Vaticano, che bisogna dare ascolto”. Rispetto alla posizione di Benedetto XVI a riguardo, mons. Gemma si limita a ricordare che “fu lui, in quanto Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, a emanare delle note ufficiali avverse a Medjugorje, come quella che vietava ai sacerdoti e ai religiosi di recarsi in pellegrinaggio in quella terra”. E alla richiesta di commentare le voci che attribuivano a Giovanni Paolo II simpatie nei confronti dei veggenti di Medjugorje il vescovo replica: si tratta di “una leggenda tutta da provare, fermo restando che le opinioni personali tali sono e non rappresentano in alcun modo un atto magisteriale”.









http://www.adistaonline.it/index.php?op=articolo&id=42786



Padre Vlasic
MEDJUGORJE: Il Papa ha iniziato il giro di vite sul più grande santuario Cattolico illegale al mondo con la sospensione del sacerdote al centro delle affermazioni che la Vergine Maria sarebbe apparsa più di 40000 volte.

Benedetto XVI ha autorizzato ‘rigide misure disciplinari e cautelative’ contro Padre Tomislav Vlasic, l’ex ‘direttore spirituale’ di sei bambini che affermarono che la Madonna sarebbe loro apparsa a Medjugorje, nella Bosnia.

Il prete Francescano è stato sospeso dopo essersi rifiutato di collaborare nelle accuse di scandalosa immoralità sessuale ‘aggravata da motivazioni mistiche’. E’ stato anche accusato della “diffusione di dubbie dottrine, manipolazione di coscienze, sospetto misticismo e disobbedienza verso ordini dati legittimamente”.


Padre Vlasic era una figura centrale nella promozione delle apparizione che sarebbero iniziate nel 1981 e continuerebbero ancora oggi.

Nel 1984 ha vantava con Giovanni Paolo II di essere colui ‘ che attraverso la divina provvidenza guidava i veggenti di Medjugorje’ e i veggenti stessi affermarono che la Vergine disse loro che Vlasic era un santo vivente.

Ma il sacerdote Bosniaco andò in secondo piano quando emerse che aveva avuto un bambino con una suora chiamata Suor Rufina, ed ha successivamente rifiutato di abbandonare il suo ordine per sposarla ma l’ha invece pregata di non denunciarlo.

Padre Vlasic si è poi spostato a Parma, in Italia, dove ha dato il via a una comunità religiosa mista di uomini e donne, chiamata Regina della Pace, che era dedicata alle apparizioni di Medjugorje.

Medjugorje è cresciuta fino a diventare il più visitato santuario Cattolico non autorizzato nel mondo, attraendo centinaia di migliaia di pellegrini ogni anno, compresi molti dal Regno Unito e dall’Irlanda.

I vescovi locali, tuttavia, convinti dell’impostura nel 2006 si lamentarono direttamente con Papa Benedetto XVI. Questo ha dato il via ad un’indagine Vaticana che ha puntato i riflettori nel ruolo di Padre Vlasic.

Il sacerdote è stato sospeso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede dopo aver rifiutato di collaborare con le indagini sulla sua condotta, ‘giustificando invece sé stesso citando la sua attività zelante’ nell’instaurare comunità religiose e costruire chiese nella zona di Medjugorje.

Il decreto confermante la sua sospensione è stato firmato con approvazione del Papa dal Cardinale William Levada, prefetto della CDF, e Padre Jose Carballo, Ministro Generale dell’Ordine Francescano dei Frati Minori.

Confina Padre Vlasic in un monastero Francescano in Italia e gli impedisce di contattare la comunità Regina della Pace o i suoi avvocati senza il permesso del suo superiore. Gli è stato fatto divieto di apparire in pubblico, predicare e ascoltare confessioni e dovrà dichiarare una solenne professione della fede Cattolica.

Il Vaticano ha avvertito Padre Vlasic che sarà scomunicato nel caso in cui violasse una qualunque proibizione.

Il provvedimento era stato preso precedentemente quest’anno, ma è stato reso pubblico questa settimana dal Vescovo di Mostar, Ratko Peric, su richiesta del Vaticano, per informare la popolazione locale dello stato del sacerdote.

Padre Vlasic è il secondo consulente spirituale dei veggenti ad essere sospeso dal suo ministero. L’altro,Padre Jozo Zovko, fu sospeso dal Vescovo Peric nel 2004.

Rappresenta un enorme colpo per milioni di sostenitori di Medjugorje in tutto il mondo che speravano che l’indagine Vaticana legittimasse il Santuario.

Nel corso dell’anno, il Vescovo Italiano Andrea Gemma denunciò le affermazioni su Medjugorje come ‘opera del demonio’ e aveva anticipato che ‘il Vaticano sarebbe intervenuto presto con qualcosa di esplosivo per smascherare una volta per tutto chi c’è dietro questo inganno’.

Il fenomeno ebben inizio il 25 Giugno del 1981 quando sei bambini - Mirjana Dragićević, Marija Pavlović, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Ivanka Ivanković and Jakov Colo - raccontarono a un sacerdote di aver visto la Vergine su una collina vicina al loro paese.

Tre commisioni Ecclesiastiche non trovarono alcun riscontro che confermasse le loro affermazioni e i Vescovi della ex-Jugoslavia dichiarano infine che ‘non poteva essere affermato che si trattasse di apparizioni e rivelazioni soprannaturali’.

Nel 1985 il Cardinale Joseph Ratzinger - ora Papa Benedetto - vietò i pellegrinaggi al luogo, ma questo è stato ampiamente ignorato. Invece i veggenti sono cresciuti economicamente, a seguito delle loro dichiarazioni - e con loro anche il paese, che è prosperato grazie alla ‘corsa all’oro della Madonna’.

Alcuni oggi posseggono eleganti case dirigenziali, con giardini immacolati, doppio garage, cancelli di sicurezza e uno di loro ha un campo da tennis.

Posseggono anche macchine costose e si sono sposati - uno di loro, Ivan Dragicevic, con una ex-regina di bellezza Americana.



http://img363.imageshack.us/img363/5710/pa...20vlasicki0.jpg


http://laici.forumcommunity.net/?t=6025749

NEDJUGORJE DAL FORUM TRADIZIONE CATTOLICA

DAL FORUM DI TRADIZIONE CATTOLICA
Un mio breve commento su monsignor Gemma. Non è più vescovo di Isernia: non è più soggetto a pressioni indebite. Per questo può permettersi di parlare chiaro contro le false apparizioni di Medjugorje.

Desidero qui consigliare la lettura del libro: Medjugorie è tutto falso, di Marco Corvaglia, pubblicato purtroppo dalle edizioni Età Dell'Acquarioo perchè nessuna altra casa editrice lo avrebbe accettato. Nel libro, che deliberatamente non affronta nessun argomento strettamente attinente alla fede (sospetto che l'autore sia ateo), si conduce un'inchiesta onesta e puntuale basandosi largamente sulle fonti pro-medjugoriane, evidenziando l'insanabile quantità di contraddizioni, assurdità e falsità. Tale libro ha avuto i complimenti del vesccovo di Mostar Duvno.

Circa venti anni fa, sentendo parlar di Mejugorje oer la prima volta mi sono chiesta: ma come, la Beata Vergine appare tutti i giorni, ed io non ne ero neppure al corrente? Così grazie ad un'amica mi procurai il testo dei messaggi di quei sette anni. Ma nel leggerli... Che banalità! Che confusione! Che noia mortale! Mi dicevo: possibile che la Beata Vergine si scomodi per inondarci di tutte queste parole? Perché mai la B.V. deve essere così banale e ripetitiva? Perché mai deve addirittura ringraziare i sedicenti veggenti? Con quelle decine e decine di migliaia di apparizioni, messaggi, segreti, ad orari prenotabili, in qualsiasi posto, prefabbricabili! Così sono diventata allergica alle apparizioni (io che ero devota di Fatima!) per moltissimi anni, finché non ho scoperto per caso da articoli in inglese truvati su internet che la truffa era davvero colossale e che i primi a rendersene conto sono stati proprio i vescvovi di Mostar.

Se pure non fossero sataniche quanto meno sono troppe, c'è una forte inflazione di apparizioni:
La prima «apparizione» è avvenuta il 24 giugno 1981 e sino ad oggi, se ne contano più di 40.000
E poi nella primavera 1982: la Prima Commissione d’indagine sui fatti di Medjugorje emette una prima relazione negativa.
23 marzo 1984: il vescovo di Mostar, Pavao Zanic, dichiara di non approvare che sacerdoti e laici cattolici «organizzino» pellegrinaggi a Medjugorje.
11 ottobre 1984: il vescovo di Mostar, Pavao Zanic, afferma: «Dichiaro che tutto è una grande truffa, un inganno... non ci sono ‘apparizioni’ della Madonna... Io credo ci sia il Demonio!».
Sull'Osservatore Romano il testo di due comunicati.

In vari passi c'è ecumenismo sfrenato (la presunta Madonna si scaglia contro chi nega la fede dei musulmani ecc.), tanto per dirne una, ma anni fa lessi un dossier veramente ben fatto che riportava stralci e messaggi assurdi.
Oltretutto anche solo a leggere l'inizio delle apparizioni è sconcertante il racconto delle reazioni scomposte dei ragazzini! La Madre di Dio non usa terrorizzare i veggenti! Anche a Fatima o a Lourdes dopo l'iniziale turbamento (mai comunque terrore, a medjugorie si contorcevano per terra ) subentra immediatamente una pace interiore e la Madonna rassicura i bimbi con gesti e paro
le affettuosi.

http://www.tradizione.biz/forum/viewtopic.php?p=98415&sid=6e01cb38dca99251734183c043a37692

Medjugorje, l’atto d’accusa del Vescovo-esorcista. Monsignor Gemma

Medjugorje, l’atto d’accusa del Vescovo-esorcista. Monsignor Gemma: “Le apparizioni della Madonna? Tutto falso: i veggenti mentono sotto ispirazione di Satana per arricchirsi economicamente”
di Gianluca Barile

CITTA’ DEL VATICANO - Un misto tra interessi economici e diabolici, con i presunti veggenti (nella foto) e i loro collaboratori direttamente coinvolti nei guadagni relativi all’elevatissimo flusso di pellegrinaggi e soggiorni in paese, e il Maligno ben contento di seminare zizzania tra i fedeli più convinti delle veridicità delle apparizioni di Medjugorje e la Chiesa, da sempre scettica verso quello che ha definito a più riprese, per bocca dei due Vescovi di Mostar succedutisi nel tempo, ‘un grande inganno’. Monsignor Andrea Gemma, già Vescovo di Isernia-Venafro, tra i più grandi esorcisti viventi, non usa mezzi termini: altro che la Vergine, a Medjugorje sono apparsi, sinora, solo fiumi di denaro. Un’accusa grave, che dà la cifra non solo del coraggio ma anche della levatura morale e spirituale del prelato che ha accettato di rispondere alle domande di ‘Petrus’ su una vicenda così spinosa.

Dunque, Eccellenza, come definire Medjugorje?

“E’ un fenomeno assolutamente diabolico, intorno al quale girano numerosi interessi sotterranei. La Santa Chiesa, l’unica a potersi pronunciare per bocca del Vescovo di Mostar, ha già detto pubblicamente, e ufficialmente, che la Madonna non è mai apparsa a Medjugorje e che tutta questa messinscena è opera del Demonio”.

Lei parla di ‘interessi sotterranei’… Quali?

“Mi riferisco allo ‘sterco del Diavolo’, al denaro, e a cosa, sennò? A Medjugorje tutto avviene in funzione dei soldi: pellegrinaggi, pernottamenti, vendita di gadgets. Cosicché, abusando della buona fede di quei poveretti che si recano lì pensando di andare incontro alla Madonna, i falsi veggenti si sono sistemati finanziariamente, si sono accasati e conducono una vita a dir poco agiata. Pensi, uno di loro organizza direttamente dall’America, con un guadagno economicamente diretto, decine di pellegrinaggio ogni anno. Ecco, costoro non mi sembrano proprio delle persone disinteressate. Anzi, unitamente a chi presta il fianco a questo clamoroso raggiro, hanno palesemente tutto l’interesse materiale di far credere di vedere e parlare con la Vergine Maria”.

Monsignor Gemma, il Suo è un giudizio senza appello?

“Potrebbe essere diversamente? Queste persone che asseriscono di essere in contatto con la Madonna, ma che in realtà sono ispirate solo ed esclusivamente da Satana, stanno creando scompiglio e confusione tra i fedeli per interessi e vantaggi assolutamente deprecabili. Pensi, poi, alla disobbedienza che hanno alimentato in seno alla Chiesa: la loro guida spirituale, un frate francescano cacciato dall’Ordine e sospeso a divinis, continua ad amministrare invalidamente i Sacramenti. E numerosi sacerdoti di tutto il mondo, malgrado il divieto esplicito della Santa Sede, non desistono dall’organizzare e dal prendere parte a pellegrinaggi con destinazione Medjugorje. E’ una vergogna! Ecco perché parlo di una miscela tra interessi personali e diabolici: i falsi veggenti e i loro assistenti intascano denaro, e il Diavolo crea discordia tra i fedeli e la Chiesa; i fedeli più accaniti, infatti, non ascoltano la Chiesa, che - lo ripeto - ha sin dall’inizio ha messo in guardia dalla mendacia delle apparizioni di Medjugorje”.

E se i presunti veggenti vedessero davvero la Madonna?

“In realtà vedrebbero Satana sotto mentite spoglie. Perché Satana ha tutto l’interesse a spaccare la Chiesa contrapponendo le due correnti dei ‘pro’ e dei ‘contro’ Medjugorje. E poi, non sarebbe una novità: lo stesso San Paolo asserisce che il Demonio può anche apparire come Angelo della Luce, e che cioè può camuffarsi. Lo faceva, ad esempio, con Santa Gemma Galgani. Ma al di là dei suoi travestimenti, il Maligno è già intervenuto e vi posso assicurare che è lui ad ispirare i falsi veggenti sin dall’inizio con la lusinga del denaro facile”.

Questi veggenti non Le piacciono proprio…

“Per carità! Basta vedere come si comportano: sono disobbedienti verso la Chiesa, avrebbero dovuto ritirarsi a vita privata e invece continuano a propagandare le loro menzogne per scopi di lucro, facendo così il gioco del Diavolo! Il mio pensiero va immediatamente a Santa Bernadette, la veggente di Lourdes: questa dolce creatura volle spogliarsi della sua vita e scelse l’abito da Suora per servire il Signore. Invece, gli impostori di Medjugorje continuano a vivere comodamente nel mondo senza manifestare alcun tipo di amore né per Dio, né per la Chiesa”.

I sostenitori di Medjugorje sottolineano che la Santa Sede non si è mai espressa in materia.

“Questa è un’altra menzogna! Come accennavo in precedenza, il Vaticano ha vietato i pellegrinaggi da parte di sacerdoti in quel luogo ed ha già parlato per bocca dei due Vescovi succedutisi in questi anni a Mostar, i Monsignori Zanic e Peric, con cui ho parlato personalmente e che mi hanno sempre manifestato i loro dubbi. Veda, neanche per Fatima e Lourdes è accaduto che la Santa Sede si esprimesse direttamente sulle apparizioni mariane. Perché, dunque, avrebbe dovuto fare un’eccezione proprio in questo caso? La verità è che quando parla il Vescovo di Mostar, parla la Chiesa di Cristo ed è a lui, che si esprime con l’autorità conferitagli dal Vaticano, che bisogna dare ascolto. Quindi, la Santa Sede si è sempre espressa con le parole del Vescovo di Mostar, evidenziando che Medjugorje è un inganno diabolico. Ma le farà una confidenza. Vedrà che tra poco il Vaticano interverrà con qualcosa di esplosivo per smascherare una volta per tutte chi c’è dietro questo raggiro”.

Gli stessi sostenitori fanno notare che a Medjugorje si registra ogni anno un record di conversioni e miracoli…

“E’ una forzatura. E poi, chi conta tutte queste conversioni? Veda, se una persona si converte, è perché ha una certa predisposizione, perché si sa guardare dentro, perché sa ricevere il dono dello Spirito. Il luogo in cui avviene questa conversione è del tutto relativo. Pensiamo a San Paolo: si convertì per strada, e allora che dovremmo fare, scendere tutti in strada e attendere di essere convertiti? Per quanto riguarda i miracoli, le racconterò un aneddoto personale. Devo all’intercessione di Nostra Signora del Rosario di Pompei la guarigione miracolosa di una persona della mia famiglia, eppure non mi risulta che la Madonna sia mai apparsa a Pompei. Ecco, per credere, per essere guariti dentro e fuori, non occorre necessariamente che Maria si faccia vedere”.

Che Lei sappia, il Santo Padre Benedetto XVI quale opinione ha di Medjugorje?

“Mi limiterò a sottolineare che fu lui, in quanto Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, a emanare delle note ufficiali avverse a Medjugorje, come quella che vietava ai sacerdoti e ai religiosi di recarsi in pellegrinaggio in quella terra. Faccia lei…”.

Invece si dice che Giovanni Paolo II fosse convinto della bontà delle apparizioni.

“Una leggenda tutta da provare, fermo restando che le opinioni personali tali sono e non rappresentano in alcun modo un atto magisteriale”.


http://www.papanews.it/dettaglio_interviste.asp?IdNews=7499

MEDJUGORJE DAL SITO ASSOCIAZIONENOSTRASIGNORADILOURDES

Medjugorie
MEDJUGORJE: Il Papa ha iniziato il giro di vite sul più grande santuario Cattolico illegale al mondo con la sospensione del sacerdote al centro delle affermazioni che la Vergine Maria sarebbe apparsa più di 40000 volte.



Benedetto XVI ha autorizzato ‘rigide misure disciplinari e cautelative’ contro Padre Tomislav Vlasic, l’ex ‘direttore spirituale’ di sei bambini che affermarono che la Madonna sarebbe loro apparsa a Medjugorje, nella Bosnia.

Il prete Francescano è stato sospeso dopo essersi rifiutato di collaborare nelle accuse di scandalosa immoralità sessuale ‘aggravata da motivazioni mistiche’. E’ stato anche accusato della “diffusione di dubbie dottrine, manipolazione di coscienze, sospetto misticismo e disobbedienza verso ordini dati legittimamente”.


Padre Vlasic era una figura centrale nella promozione delle apparizione che sarebbero iniziate nel 1981 e continuerebbero ancora oggi.

Nel 1984 vantava con Giovanni Paolo II di essere colui ‘ che attraverso la divina provvidenza guidava i veggenti di Medjugorje’ e i veggenti stessi affermarono che la Vergine disse loro che Vlasic era un santo vivente.

Ma il sacerdote Bosniaco passò in secondo piano quando emerse che aveva avuto un bambino con una suora chiamata Suor Rufina, ed ha successivamente rifiutato di abbandonare il suo ordine per sposarla ma l’ha invece pregata di non denunciarlo.

Padre Vlasic si è poi spostato a Parma, in Italia, dove ha dato il via a una comunità religiosa mista di uomini e donne, chiamata Regina della Pace, che era dedicata alle apparizioni di Medjugorje.

Medjugorje è cresciuta fino a diventare il più visitato santuario Cattolico non autorizzato nel mondo, attraendo centinaia di migliaia di pellegrini ogni anno, compresi molti dal Regno Unito e dall’Irlanda.

I vescovi locali, tuttavia, convinti dell’impostura nel 2006 si lamentarono direttamente con Papa Benedetto XVI. Questo ha dato il via ad un’indagine Vaticana che ha puntato i riflettori nel ruolo di Padre Vlasic.

Il sacerdote è stato sospeso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede dopo aver rifiutato di collaborare con le indagini sulla sua condotta, ‘giustificando invece sé stesso citando la sua attività zelante’ nell’instaurare comunità religiose e costruire chiese nella zona di Medjugorje.

Il decreto confermante la sua sospensione è stato firmato con approvazione del Papa dal Cardinale William Levada, prefetto della CDF, e Padre Jose Carballo, Ministro Generale dell’Ordine Francescano dei Frati Minori.

Confina Padre Vlasic in un monastero Francescano in Italia e gli impedisce di contattare la comunità Regina della Pace o i suoi avvocati senza il permesso del suo superiore. Gli è stato fatto divieto di apparire in pubblico, predicare e ascoltare confessioni e dovrà dichiarare una solenne professione della fede Cattolica.

Il Vaticano ha avvertito Padre Vlasic che sarà scomunicato nel caso in cui violasse una qualunque proibizione.

Il provvedimento era stato preso precedentemente quest’anno, ma è stato reso pubblico questa settimana dal Vescovo di Mostar, Ratko Peric, su richiesta del Vaticano, per informare la popolazione locale dello stato del sacerdote.

Padre Vlasic è il secondo consulente spirituale dei veggenti ad essere sospeso dal suo ministero. L’altro,Padre Jozo Zovko, fu sospeso dal Vescovo Peric nel 2004.

Rappresenta un enorme colpo per milioni di sostenitori di Medjugorje in tutto il mondo che speravano che l’indagine Vaticana legittimasse il Santuario.

Nel corso dell’anno, il Vescovo Italiano Andrea Gemma denunciò le affermazioni su Medjugorje come ‘opera del demonio’ e aveva anticipato che ‘il Vaticano sarebbe intervenuto presto con qualcosa di esplosivo per smascherare una volta per tutto chi c’è dietro questo inganno’.

Il fenomeno ebbe inizio il 25 Giugno del 1981 quando sei bambini - Mirjana Dragicevic, Marija Pavlovic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivanka Ivankovic and Jakov Colo - raccontarono a un sacerdote di aver visto la Vergine su una collina vicina al loro paese.

Tre commisioni Ecclesiastiche non trovarono alcun riscontro che confermasse le loro affermazioni e i Vescovi della ex-Jugoslavia dichiarano infine che ‘non poteva essere affermato che si trattasse di apparizioni e rivelazioni soprannaturali’.

Nel 1985 il Cardinale Joseph Ratzinger - ora Papa Benedetto - vietò i pellegrinaggi al luogo, ma questo è stato ampiamente ignorato. Invece i veggenti sono cresciuti economicamente, a seguito delle loro dichiarazioni - e con loro anche il paese, che è prosperato grazie alla ‘corsa all’oro della Madonna’.

Alcuni oggi posseggono eleganti case dirigenziali, con giardini immacolati, doppio garage, cancelli di sicurezza e uno di loro ha un campo da tennis.

Posseggono anche macchine costose e si sono sposati - uno di loro, Ivan Dragicevic, con una ex-regina di bellezza Americana.



http://www.associazionenostrasignoradilourdes.com/content/view/81/1/

martedì 2 giugno 2009

Osel Hita Torres, il giovane spagnolo che non vuole più essere la reincarnazione di un maestro Lama


Buddismo/ Lama: Osel Hita Torres, il giovane spagnolo che non vuole più essere la reincarnazione di un maestro Lama
di Riccardo Panzetta*
Ha detto basta. Ed è andato via. Niente più preghiere o meditazione. Basta anche a quella rigida formazione dottrinaria cui i monaci buddisti lo hanno avviato sin da quando aveva poco più di un anno. Osel Hita Torres, 24 anni, non vuole più essere (o credere di essere) la reincarnazione di un maestro Lama morto venticinque anni fa. Ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle, il giovane ragazzo spagnolo, e di dedicarsi al cinema, frequentando un corso triennale di cinematografia all’Università di Madrid.

La sua è una fuga dalla vocazione, impostagli quando aveva appena 14 mesi. «Mi hanno tolto alla mia famiglia - ha dichiarato - mi hanno gettato in un mondo medievale dove ho sofferto come un cane».

Tutto inizia con la morte del maestro Lama Yeshe. E’ il 1984 e il guru tibetano, stravagante e molto amato, lascia un vuoto spirituale nei suoi discepoli. Uno di essi, Lama Zopa, si mette subito alla ricerca della reincarnazione del suo adorato maestro. Una serie di visioni, sogni e premonizioni conducono Lama Zopa in un centro buddista poco lontano da Grenada, dove incontra i genitori del piccolo Osel, anch’essi allievi del defunto Yeshe.

Il bimbo viene inserito in una lista di dieci potenziali “reincarnazioni” e l’elenco viene spedito al Dalai Lama. Dopo mesi di “verifiche” e studi, viene scelto Osel che parte per l’India per ricevere la sua educazione monastica.

I genitori, nel frattempo, divorziano e la madre si mostra irrequieta e insofferente verso l’investitura mistica di suo figlio. Nel 1995 rilascia un’infuocata intervista al New York Times in cui sostiene che il piccolo Lama ha ancora bisogno delle cure materne e si scaglia contro i monaci accusati di viziarlo e di trasformarlo in un piccolo tiranno. Inizia una querelle che si conclude con una concessione: la madre potrà vedere più spesso suo figlio, insegnargli lo spagnolo a patto di mantenere un comportamento più equilibrato.

Il giovane Lama spagnolo è diviso tra due mondi quello familiare-affettivo e quello monastico-spirituale. Alla fine il giocattolo si rompe e Osel, stufo di battere una strada che non sentiva più sua, molla la tonaca e torna a casa. Per assecondare il karma che sente più suo: fare il regista e girare un film. Magari il seguito del “Piccolo Buddha”.

*Scuola superiore Giornalismo Luiss


http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/buddismo-lama-osel-hita-torres-il-giovane-spagnolo-che-non-vuole-piu-essere-la-reincarnazione-di-un-maestro-lama-33819/

**************************************************
ARTICOLO DEL 2007
Il «Piccolo Budda» si dà al cinema
Osel Hita, 22 anni, reincarnazione del lama Thubten, si è stancato del monastero in Tibet e si è iscritto a una scuola canadese di regia

MADRID – Sempre di luce si tratta, in fondo: ma invece di inseguire l’illuminazione spirituale, il «piccolo Budda» spagnolo ha preferito seguire le orme dei fratelli Lumière. E darsi al cinema. Osel Hita, la cui vicenda ispirò il regista Bernardo Bertolucci, ora ha 22 anni e, quando nacque, con un parto quasi senza dolore, in un ospedale di Granada, il 12 febbraio 1985, era un bimbo stranamente sereno e placido: non piangeva mai, era radioso. Perciò fu chiamato «Osel», luce chiara in tibetano, e fu riconosciuto dal Dalai Lama come la reincarnazione del lama Thubten Yeshe, morto undici mesi prima in California.
I genitori di Osel, ora divorziati, appartengono alla comunità buddista locale e a metà degli anni Ottanta decisero con entusiasmo di assecondare il disegno divino, avviando il piccolo al suo destino di futuro leader del buddismo tibetano in Occidente. Osel, a 14 mesi, era diventato il primo bambino spagnolo riconosciuto come reincarnazione di un lama, ma questo comportava per lui la vita monacale, una dura disciplina, 16 ore di studio al giorno e nessuno svago tipicamente infantile. Doveva abbandonare la famiglia e crescere tra preghiere e meditazione. Già a 8 anni, nel 1993, Osel scrisse una lettera dal monastero tibetano di Sera a sua madre, chiedendole di venire a riprenderlo.
Maria Torres ne discusse con il marito Paco, che decise di partire con un altro dei suoi figli, Kunkyen, anche lui monaco consacrato, per andare a tenere un po’ di compagnia al suo bimbo lama in crisi. Ma quella vita proprio non faceva per Osel. Che, a 18 anni, aveva voglia di una strada diversa, meno elevata magari, ma un po’ più «normale», e possibilmente percorrerla in moto, come tutti i suoi coetanei. Contro ogni aspettativa e ogni segnale celeste, Osel voleva seguire la sua grande, terrena passione: il cinema. Se qualcuno ha cercato di dissuaderlo, lo sa soltanto lui. E in ogni caso non c’è riuscito: dopo aver lasciato il monastero, Osel ha vissuto un po’ a Ibiza con sua madre, poi ha viaggiato per gli Stati Uniti e l’Europa e ora si è iscritto a una scuola di regia cinematografica in Canada. La decisione di lasciarsi alle spalle la facoltà di filosofia buddista metafisica e dialettica del Tibet non è definitiva né irrevocabile: in qualunque momento, Osel può tornare alla vita monastica e per i tibetani resterà una guida spirituale. Anche se Hollywood dovesse conquistarlo per sempre.
Elisabetta Rosaspina
20 agosto 2007

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/08_Agosto/20/piccolo_budda_cinema.shtml
Buddismo/ Lama: Osel Hita Torres, il giovane spagnolo che non vuole più essere la reincarnazione di un maestro Lama
di Riccardo Panzetta*
Ha detto basta. Ed è andato via. Niente più preghiere o meditazione. Basta anche a quella rigida formazione dottrinaria cui i monaci buddisti lo hanno avviato sin da quando aveva poco più di un anno. Osel Hita Torres, 24 anni, non vuole più essere (o credere di essere) la reincarnazione di un maestro Lama morto venticinque anni fa. Ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle, il giovane ragazzo spagnolo, e di dedicarsi al cinema, frequentando un corso triennale di cinematografia all’Università di Madrid.

La sua è una fuga dalla vocazione, impostagli quando aveva appena 14 mesi. «Mi hanno tolto alla mia famiglia - ha dichiarato - mi hanno gettato in un mondo medievale dove ho sofferto come un cane».

Tutto inizia con la morte del maestro Lama Yeshe. E’ il 1984 e il guru tibetano, stravagante e molto amato, lascia un vuoto spirituale nei suoi discepoli. Uno di essi, Lama Zopa, si mette subito alla ricerca della reincarnazione del suo adorato maestro. Una serie di visioni, sogni e premonizioni conducono Lama Zopa in un centro buddista poco lontano da Grenada, dove incontra i genitori del piccolo Osel, anch’essi allievi del defunto Yeshe.

Il bimbo viene inserito in una lista di dieci potenziali “reincarnazioni” e l’elenco viene spedito al Dalai Lama. Dopo mesi di “verifiche” e studi, viene scelto Osel che parte per l’India per ricevere la sua educazione monastica.

I genitori, nel frattempo, divorziano e la madre si mostra irrequieta e insofferente verso l’investitura mistica di suo figlio. Nel 1995 rilascia un’infuocata intervista al New York Times in cui sostiene che il piccolo Lama ha ancora bisogno delle cure materne e si scaglia contro i monaci accusati di viziarlo e di trasformarlo in un piccolo tiranno. Inizia una querelle che si conclude con una concessione: la madre potrà vedere più spesso suo figlio, insegnargli lo spagnolo a patto di mantenere un comportamento più equilibrato.

Il giovane Lama spagnolo è diviso tra due mondi quello familiare-affettivo e quello monastico-spirituale. Alla fine il giocattolo si rompe e Osel, stufo di battere una strada che non sentiva più sua, molla la tonaca e torna a casa. Per assecondare il karma che sente più suo: fare il regista e girare un film. Magari il seguito del “Piccolo Buddha”.

*Scuola superiore Giornalismo Luiss





http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/buddismo-lama-osel-hita-torres-il-giovane-spagnolo-che-non-vuole-piu-essere-la-reincarnazione-di-un-maestro-lama-33819/
Buddismo/ Lama: Osel Hita Torres, il giovane spagnolo che non vuole più essere la reincarnazione di un maestro Lama
di Riccardo Panzetta*
Ha detto basta. Ed è andato via. Niente più preghiere o meditazione. Basta anche a quella rigida formazione dottrinaria cui i monaci buddisti lo hanno avviato sin da quando aveva poco più di un anno. Osel Hita Torres, 24 anni, non vuole più essere (o credere di essere) la reincarnazione di un maestro Lama morto venticinque anni fa. Ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle, il giovane ragazzo spagnolo, e di dedicarsi al cinema, frequentando un corso triennale di cinematografia all’Università di Madrid.

La sua è una fuga dalla vocazione, impostagli quando aveva appena 14 mesi. «Mi hanno tolto alla mia famiglia - ha dichiarato - mi hanno gettato in un mondo medievale dove ho sofferto come un cane».

Tutto inizia con la morte del maestro Lama Yeshe. E’ il 1984 e il guru tibetano, stravagante e molto amato, lascia un vuoto spirituale nei suoi discepoli. Uno di essi, Lama Zopa, si mette subito alla ricerca della reincarnazione del suo adorato maestro. Una serie di visioni, sogni e premonizioni conducono Lama Zopa in un centro buddista poco lontano da Grenada, dove incontra i genitori del piccolo Osel, anch’essi allievi del defunto Yeshe.

Il bimbo viene inserito in una lista di dieci potenziali “reincarnazioni” e l’elenco viene spedito al Dalai Lama. Dopo mesi di “verifiche” e studi, viene scelto Osel che parte per l’India per ricevere la sua educazione monastica.

I genitori, nel frattempo, divorziano e la madre si mostra irrequieta e insofferente verso l’investitura mistica di suo figlio. Nel 1995 rilascia un’infuocata intervista al New York Times in cui sostiene che il piccolo Lama ha ancora bisogno delle cure materne e si scaglia contro i monaci accusati di viziarlo e di trasformarlo in un piccolo tiranno. Inizia una querelle che si conclude con una concessione: la madre potrà vedere più spesso suo figlio, insegnargli lo spagnolo a patto di mantenere un comportamento più equilibrato.

Il giovane Lama spagnolo è diviso tra due mondi quello familiare-affettivo e quello monastico-spirituale. Alla fine il giocattolo si rompe e Osel, stufo di battere una strada che non sentiva più sua, molla la tonaca e torna a casa. Per assecondare il karma che sente più suo: fare il regista e girare un film. Magari il seguito del “Piccolo Buddha”.

*Scuola superiore Giornalismo Luiss





http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/buddismo-lama-osel-hita-torres-il-giovane-spagnolo-che-non-vuole-piu-essere-la-reincarnazione-di-un-maestro-lama-33819/